Sci, ultimo fine settimana sulle piste. Stagione grandi numeri

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E’ notevole la soddisfazione da parte di tutti gli operatori e non può essere diversamente per la chiusura in grande stile di un’ottima stagione invernale sugli sci. Il fine settimana di Pasqua appena trascorso ha confermato la tendenza iniziata negli ultimi mesi del 2022. Complici anche le recenti nevicate, praticamente ovunque è stato possibile salutare la stagione con belle sciate nella maggior parte dei comprensori valdostani. Per il fine settimana in arrivo (sabato 15 e domenica 16 aprile) rimangono aperti i comprensori di Pila, La Thuile, la parte alta del Monte Rosa, Valtournenche e Cervinia. Il presidente delle funivie di Pila, Davide Vuillermoz conferma gli eccellenti risultati già in parte preannunciati qualche settimana fa.

«Siamo tornati ai livelli pre Covid, anzi meglio - dichiara il manager - ed è stata davvero una stagione record, ad iniziare dalle piccole stazione del nostro comprensorio sciistico: a Cogne si è registrato il 24 per cento in più di fatturato rispetto allo scorso anno e a Crévacol il 68 per cento in più. Entrando nello specifico dei primi ingressi: 26 mila a Cogne (più 19 per cento) e 27 mila a Crévacol (più 50 per cento)». Per ciò che riguarda Pila, la stazione principale, la chiusura è prevista questo fine settimana, e i dati comunicati da Davide Vuillermoz poco si discosteranno da quelli definitivi, con un 34 per cento in più di fatturato rispetto alla gestione precedente, e un più 26 per cento di primi ingressi pari a 460 mila in tutto. Le ultime giornate sulla neve saranno ad appannaggio degli appassionati, che si recheranno con tutta probabilità a sciare in giornata per dare ufficialmente l’arrivederci al prossimo inverno.

Le vacanze di Pasqua hanno segnato la fine ufficiale della stagione sciistica anche a Courmayeur. Una stagione, come sottolinea Gioachino Gobbi presidente delle Funivie Courmayeur Mont-Blanc, contrassegnata da aumenti dei primi ingressi e del fatturato, però anche delle ingenti spese sostenute nei mesi di dicembre e gennaio per produrre la neve. «Abbiamo avuto la fortuna di avere quasi sempre fine settimana belli e seppure non ci siano state nevicate abbondanti in questa stagione, siamo riusciti a soddisfare la nostra clientela, che è la cosa più importante. - afferma Gioachino Gobbi - Nessuno può davvero lamentarsi di questa stagione, e le “campane a morto” più volte ventilate per il nostro settore, non hanno suonato nella nostra regione. I clienti sono tornati dopo periodi difficili nella nostra località; la voglia di sciare sicuramente c’era da parte di tutti, ciò non significa che non abbiamo dovuto lavorare tanto per mantenere le piste in condizioni ottimali». Quanto alle cifre, riferisce Gobbi, i primi ingressi a Courmayeur sono saliti circa del 15 per cento rispetto alla passata stagione, mentre il fatturato ha fatto registrare un incremento intorno al 20 per cento. «Purtroppo però le spese dell’energia elettrica sono raddoppiate» commenta.

«I primi bilanci stilati il 10 aprile mostrano già una fotografia piuttosto chiara. - precisa Daniel Grosjacques, direttore amministrativo della Monterosa - Un più 16 per cento di nuovi ingressi rispetto alla scorsa stagione e un più 11 per cento sul triennio precedente. Il fatturato si attesta a più 15 per cento rispetto allo scorso anno e un più 21 per cento rispetto al triennio. Siamo ovviamente molto soddisfatti perché siamo tornati ai livelli pre Covid, soprattutto con il ritorno degli stranieri, inglesi, scandinavi e pure belgi. Gli italiani hanno fatto la parte del leone nelle festività canoniche, dall’Immacolata, a Natale a Carnevale, mentre gli stranieri hanno preferito venire a sciare in Valle d’Aosta a gennaio e febbraio. Marzo è stato un po’ in sordina e anche le vacanze di Pasqua sono state discrete, ma non eccezionali, come sempre quando la ricorrenza cade ad aprile». Rimarranno invece aperti fino a domenica 16 aprile gli impianti di Champoluc-Frachey, Gressoney-La-Trinité e Alagna Valsesia, avvantaggiate dagli oltre 3 mila metri di quota. «La neve è ancora buona, per il freddo degli ultimi giorni - aggiunge Daniel Grosjacques - però ormai rimangono sulle piste solo gli ultimi irriducibili. Per gli altri l’appuntamento è per il prossimo anno».

«E’ stata un’ottima stagione per le 2 località del nostro comprensorio che hanno già chiuso, domenica 10 aprile scorso, Torgnon e Chamois. Siamo intorno al più 23 per cento di primi ingressi rispetto allo scorso anno. Nonostante l’innevamento limitato, la clientela ha dimostrato di apprezzare il prodotto che offriamo e la bellezza di queste due piccole località sciistiche. - dichiara Federico Maquignaz presidente della Cervino spa - E anche Valtournenche che chiuderà domenica 16 aprile sarà su questa linea. Per il momento la gente non manca, ha ancora voglia di sciare e la neve è buona». A Breuil-Cervinia, come sempre fanalino di coda della stagione invernale in Valle d’Aosta, le piste saranno disponibili invece fino a domenica 7 maggio.

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