A Cervinia stagione da incorniciare Fatturato in crescita del 22 per cento

La stagione dello sci che al Cervino Ski Paradise si è aperta il 1° ottobre scorso ha segnato un ritorno ai numeri di prima della pandemia, anzi, ancora migliori. Fino a lunedì scorso, 10 aprile, sono arrivati 790mila sciatori e, considerando anche quelli giunti dal versante svizzero di Zermatt, sono stati oltre 1 milione, precisamente 1 milione 80mila. Numeri positivi, come positivo è il fatturato (+22 per cento) e il numero di primi ingressi, salito del 14 per cento. «Sono numeri leggermente superiori al pre-pandemia. Abbiamo recuperato ma possiamo fare meglio» ha spiegato il presidente della Cervino Spa Federico Maquignaz giovedì scorso, 13 aprile, a un evento a Milano in cui è stato presentato il Matterhorn Alpine Crossing, nuovo collegamento in funivia fra Breuil Cervinia e Zermatt, che da sabato 1° luglio permetterà anche a chi non scia di godere del Cervino nell'ottica di una stagione turistica che dura 365 giorni all'anno o quasi. Nelle prossime settimane saranno ultimate le gettate di calcestruzzo per l’edificio della stazione a valle e verrà eseguita l’installazione dell’elettronica. Dall’inizio di febbraio 2023 sono in corso i lavori riguardanti le funi, una delle più spettacolari fasi della costruzione, che dura circa 3 mesi. A inizio maggio 2023 verranno consegnate le prime cabine, seguiranno i lavori di montaggio e messa in servizio prima che la funivia trifune sia operativa.

L'intenzione per il prossimo anno, ha detto Federico Maquignaz, è quella di avere non una stagione invernale (quella di quest'anno si chiuderà domenica 7 maggio) e una stagione estiva (con riapertura sabato 24 giugno) ma 11 mesi di stagione, con uno solo mese di sosta per la manutenzione degli impianti. All’appuntamento milanese hanno preso parte anche il presidente della Regione Valle d’Aosta Renzo Testolin, gli assessori regionali Luigi Bertschy e Giulio Grosjacques, i sindaci di Torgnon e Chamois Lorena Engaz e Mario Pucci, il presidente di Finaosta Nicola Rosset e il presidente degli impianti di risalita di Zermatt Franz Julen.