Dai pomeriggi danzanti ai corsi di ginnastica: tante proposte per gli anziani
Pomeriggi danzanti, giochi di carte, laboratori, ginnastica, gite e soggiorni. Sono alcune delle attività comprese in “Anziani attivi”, frutto della coprogettazione del Comune di Aosta, il cui programma da aprile a giugno è stato presentato mercoledì 12 aprile, nel Salone Ducale del Municipio. «I servizi sono anche il risultato di 1.247 ore di volontariato da parte delle associazioni» riferisce l'assessora alle Politiche sociali Clotilde Forcellati.
Al Bar e Ristorante Pezzoli di Gressan la domenica sono previsti i pomeriggi danzanti - a eccezione del 21 maggio -, dalle 14.30 alle 18.30 fino al 4 giugno. L'ingresso costa 6 euro. Dal 10 al 24 giugno il sabato, nell'area verde di Gressan, si terranno altre 3 giornate di ballo con orchestre, a ingresso gratuito.
La sede di Anziani attivi al Quartiere Dora, tutti i giovedì, dalle 15 alle 17 fino a giovedì 25 maggio, accolgierà i laboratori di ballo di gruppo mentre tutti i mercoledì fino al 14 giugno, alle 14.30, sono organizzati giochi di carte. Sempre al Quartiere Dora è previsto il laboratorio di pouette proposto dall'Unicef, tutti i venerdì dalle 15 alle 17.30, mentre in piazza Soldats de la Neige, nel Quartiere Cogne, tutti i giovedì dalle 14.30 alle 17, si terrà l’atelier Idea donna proposto dall'Associazione Culturalmente Aosta. Per informazioni sul programma completo e sulle iscrizioni è possibile consultare il sito del Comune di Aosta o rivolgersi alla Segreteria Coprogettazione di Anziani attivi in via Vuillerminaz, ad Aosta. Gli attuali tesserati di Anziani attivi sono 565, di questi 231 sono stati rinnovi e 334 nuovi iscritti. «A questi vanno aggiunti tutti coloro che frequentano una sola attività o un laboratorio anche senza essere iscritti» precisa l’assessora Clotilede Forcellati. «Per quanto riguarda gli orti sociali del Comune, - aggiunge l'assessora Forcellati - ne sono stati assegnati 158 su 171, il 60 per cento dedicato agli over 60 e il 40 per cento agli under 60. Aabbiamo visto che il post Covid ha avvicinato all'orticoltura anche giovani e famiglie, e questo è un bel messaggio intergenerazionale».