Come sta il volontariato? Ricerca dell’Univda e del Csv
Come sta il volontariato in Valle d’Aosta? Lo ha chiesto una ricerca dell’Università della Valle d’Aosta e del Csv. La ricerca, avviata alla fine del 2021 e conclusasi nel 2022, aveva l’obiettivo di comprendere quale sia lo stato di salute delle associazioni di volontariato in Valle d’Aosta, quale sia stato l’impatto della pandemia sulle attività e quali siano gli attuali bisogni di associazioni e volontari, attraverso interviste ai presidenti di un campione di associazioni, un questionario online a tutti i presidenti e alcuni volontari e un’analisi dei servizi offerti dai Csv in altre regioni. Ne emerge molta soddisfazione nel rapporto tra le associazioni e il Csv, ritenuto un valido interlocutore e una fonte di supporto. Dall’altro canto, i bisogni delle associazioni riguardano la necessità di reclutare nuovi volontari, di fare rete e di investire maggiormente nei corsi di formazione. L’impatto della pandemia sulle associazioni è dipeso molto dalla tipologia delle attività svolte. In alcuni casi, infatti, le attività sono state sospese, in altri invece sono proseguite e, talvolta, aumentate. Tra le associazioni che hanno dovuto sospenderle, molte hanno trovato il modo di sostituirle con attività a distanza o di assistenza a domicilio. In molte associazioni, tuttavia, si sono riscontrati un calo nel numero dei volontari e demotivazione. Alcune associazioni, infine, hanno dovuto interrompere il loro servizio. «Conoscere i bisogni per poter essere in grado di dare risposte efficaci - sottolinea il presidente Csv VdA Claudio Latino - ha rappresentato fin dall’inizio del mandato un punto fermo del Csv. Questa ricerca restituisce in maniera nitida da un lato il lavoro svolto in questi anni dal Csv e, dall’altro, la corrispondenza complessiva con le aspettative del mondo del volontariato. Per tutti noi i risultati di questa ricerca rappresentano un punto di partenza per delineare un’azione sempre più incisiva».