Cai, eletti i rappresentanti nel Consiglio centrale

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Anche il Club Alpino Italiano della Valle d’Aosta - presieduto da Piermauro Reboulaz - ha dovuto affrontare alcune delle vicissitudini istituzionali che hanno interessato il sodalizio a livello nazionale, ma con l’assemblea che si è svolta domenica scorsa, 2 aprile, la situazione dovrebbe essere rientrata nella normalità. Seduta convocata in sessione straordinaria per la necessità di svolgerla in contemporanea - sebbene in sedi diverse - con le analoghe adunanze di Liguria e Piemonte, per garantire la correttezza del voto dei delegati regionali per eleggere i rappresentanti di area Liguria Piemonte Valle d’Aosta che entreranno in carica nel Consiglio centrale del Club Alpino Italiano in occasione dell’imminente Assemblea Nazionale, programmata per sabato 20 e domenica 21 maggio prossimi a Biella. Sono risultati eletti Davide Avagnina indicato dal Piemonte e Gian Carlo Nardi esponente della Liguria.

Sabato 4 marzo si era tenuta invece l’Assemblea ordinaria del Cai Valle d’Aosta. All’ordine del giorno l’approvazione del bilancio, «che anche per il 2022 è in buona salute nonostante il sostegno significativo alla petizione per la salvaguardia delle Cime Bianche e alla pubblicazione del periodico Montagnes Valdôtaines. Per il giornale in particolare, unica pubblicazione in Valle d’Aosta dedicata espressamente alla montagna, è stato confermato il finanziamento per il 2023 senza ricorrere ad alcuna pubblicità».

Il rinnovo delle cariche nel Direttivo ha visto gli ingressi di Ivan Balliana, alla sua prima esperienza, Umberto Mapelli già delegato regionale, ed il ritorno di Sergio Gaioni, esponente di lungo corso. Alla presidenza resta Piermauro Reboulaz. All’assemblea erano presenti i consiglieri centrali Eugenio Zamperone e Bruno Roberti, ed il presidente del Cai Piemonte Bruno Migliorati. L’assemblea si è svolta a Gressoney-Saint-Jean «per coinvolgere maggiormente anche la più piccola sezione valdostana: una ricerca ha permesso di datare la formazione di una succursale del Cai nella Valle del Lys già nel 1875, su iniziativa dei gressonari Linty e Menabreaz che diedero forma alle convinte sollecitazioni di Quintino Sella, fondatore e in seguito anche Presidente Generale del Club Alpino Italiano» conclude Piermauro Reboulaz.

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