“Col de Joux e scuola di Moron, l’Amministrazione perde tempo”
Alla vigilia di Pasqua, a Saint-Vincent, tornano le preoccupazioni sul futuro del Col de Joux e su diversi altri temi “caldi” già discussi nelle scorse settimane: l’area dell’ex tiro a volo, la riapertura delle terme e la scuola di Moron. Sono diversi i timori espressi dai 2 gruppi di minoranza - Saint-Vincent Insieme per cambiare e il Gruppo Iiriti-Jacquemet - durante il Consiglio comunale convocato martedì scorso, 4 aprile, proprio su istanza dell’opposizione.
«Un consiglio richiesto per affrontare problematiche che si trascinano ormai da troppo tempo - commenta la consigliera di minoranza Carmen Jacquemet - La scuola di Moron non aprirà a breve perché i lavori non sono ancora ripresi dopo che l'Amministrazione ha rescisso il contratto con la ditta». La vicesindaca Maria Susanna in Consiglio ha risposto che l’aggiudicazione è stata revocata alla ditta inadempiente e si dovrà partire con una nuova procedura. Sempre la consigliera di opposizione in aula ha letto un testo ricevuto da un abitante della collina in merito alle difficoltà che si vivono negli ultimi tempi e in particolare alla mancanza di manutenzione dei circa 50 villaggi. La Vicesindaca ha risposto che ha un ruolo l’Amministrazione ma anche i cittadini hanno il proprio: «Ci sono interventi che spettano ai proprietari e non all’Ente».
La consigliera Carmen Jacquemet è tornata all’attacco anche sulla questione dell’ex tiro a volo, sottolineando il fatto di aver visionato, solo con un accesso agli atti, una manifestazione d’interesse per l’area presentata da una società di produzione elettrica e indirizzata a tutti i consiglieri. E ha detto di non aver ottenuto copia della risposta data dal Sindaco. «Un’omissione gravissima», secondo la consigliera. Il sindaco Francesco Favre ha espresso il proprio stupore che una comunicazione giunta al protocollo per i consiglieri a loro non sia pervenuta: «Spero che nessuno ipotizzi che vi sia il nostro desiderio di non far arrivare ai consiglieri le informazioni a loro indirizzate», ha affermato.
Sul tema del Col de Joux è tornato all’attacco invece il consigliere Maurizio Castiglioni. «Tra pochi giorni è Pasqua e la località sarà priva di ogni tipo di servizio malgrado l’ultimo gestore della Brasserie comunale abbia lasciato la struttura da ormai 6 mesi. - ha rimarcato Maurizio Castiglioni - Una colpevole mancanza, adesso bisogna correre ai ripari per evitare almeno la chiusura estiva, speriamo di evitare una figura da “tapiro d’oro”».
Sempre Maurizio Castiglioni ha poi espresso la propria preoccupazione alla ripresa dell’attività propriamente termale. La vicesindaco Maura Susanna ha risposto che il riaccreditamento con l’Usl è in corso e che l’auspicio è che le cure idroponiche possano riaprire a giugno. Il sindaco Francesco Favre ha aggiunto che il rinnovo della funicolare è stato richiesto dalla società concessionaria delle terme ma bisogna essere consapevoli che l’intervento costerà 1,2 milioni di euro. Si sta lavorando anche per riportare in funzione la Fons Salutis. «Stiamo investendo sulla collina - ha concluso Francesco Favre - come testimonia il completamento dell’acquedotto. Stiamo cercando di creare un’attrattiva turistica al Col de Joux, stiamo mantenendo la pulizia dei sentieri ma siamo preoccupati dall’assenza di investimenti privati».