The Stone, il Consiglio Valle respinge la mozione che chiedeva di ridurre le dimensioni dell’edificio
E’ stata respinta giovedì scorso, 6 aprile, in Consiglio Valle, una mozione del gruppo Progetto Civico Progressista, che chiedeva «un esame minuzioso delle caratteristiche del progetto The Stone al Breuil e di definire rapidamente, anche di intesa con il Comune di Valtournenche, tutte le iniziative per evitare la realizzazione dell'opera nei termini del progetto attuale e a ricondurla a dimensioni più rispettose e attente ad un migliore inserimento nel contesto edilizio». La proposta è stata “affondata” grazie a 21 astensioni (Uv, Av-VdAU, Fp-Pd, Pour l’Autonomie, Stella Alpina, Forza Italia e Gruppo Misto) e 2 voti a favore (Pcp) mentre la Lega VdA non ha partecipato al voto.
«L’edificio progettato (con un'altezza di ben 30 metri per 9 piani) sarà costruito al posto di un hôtel di 4 piani che verrà demolito. - ha ricordato la consigliera di Pcp Chiara Minelli - Il cambio di destinazione d'uso da albergo a edificio a utilizzo abitativo - sul quale è stata chiesta una verifica - e la richiesta di un parere legale da parte del Comune hanno portato alla sospensione dell'iter. La scelta di costruire un edificio a scopo esclusivamente abitativo non rientra in un'ottica di sviluppo adeguato dal punto di vista ambientale, economico e turistico di quella località, già pesantemente urbanizzata. La terza Commissione ha effettuato alcune audizioni in merito, dalle quali è emerso il parere positivo espresso dalla Soprintendenza dei Beni culturali, sia rispetto alla normativa vigente sia riguardo al contesto in cui è inserita l'opera che non sarebbe in contrasto con il paesaggio. Questo parere ci ha lasciate perplesse, anche perché pare che questa opera non resterebbe un unicum, ma sarebbe un caso-scuola: potremmo quindi a breve confrontarci con altre situazioni simili. La nostra Regione ha competenza primaria in materia urbanistica e di tutela del paesaggio e deve quindi svolgere un ruolo di vigilanza attiva. Noi crediamo che un approfondimento ulteriore vada fatto».
«L’intervento non ha ancora ottenuto il titolo abitativo. - ha chiarito l’assessore alle Opere pubbliche Davide Sapinet - Il rilascio di costruire è in capo al Comune, mentre la Regione non ha titolo ad intervenire in questo percorso, a parte il parere richiesto alla Soprintendenza. Più che evitare la realizzazione di un'opera specifica, occorre fare una riflessione politica e decidere sugli strumenti normativi e programmatori riguardo a tutto il patrimonio edilizio valdostano con riflessioni da fare anche in merito ai grandi volumi e al risparmio del suolo».
«L'impatto dei grandi volumi sul nostro territorio deve essere affrontato il prima possibile in Commissione. - ha esortato il presidente della terza Commissione Albert Chatrian - Chiedo quindi all'assessore Sapinet, insieme ai suoi uffici, di venire in Commissione in vista di rivedere le norme che consentono le opere di ristrutturazione degli immobili e cambiare, quindi, le regole del gioco».