Don Luigi Ciotti ha incontrato gli studenti ad Aosta

Don Luigi Ciotti ha incontrato gli studenti ad Aosta
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Nel Salone “Maria Ida Viglino” di Aosta, a Palazzo regionale, la mattina di martedì scorso, 4 aprile, il fondatore e attuale presidente di Libera don Luigi Ciotti, invitato dalla referente regionale dell’associazione Donatella Corti, ha incontrato gli studenti delle scuole che non hanno potuto partecipare alla “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” di martedì 21 marzo a Milano. Erano stati in particolare i ragazzi della scuola media “Abbé Trèves” di Saint-Vincent ad aver dovuto rinunciare, per problemi di trasporto, alla trasferta, con una delusione che era stata cocente per gli studenti e i loro genitori. In pratica: non erano disponibili i pullman e gli autisti per il viaggio.

Il sacerdote ha voluto mettere in guardia i ragazzi sulla nuova fisionomia delle organizzazioni criminali, ancora più spietate perché mimetizzate dietro ad un grado di accettazione sociale senza precedenti. La logica mafiosa, ormai, è quella di vere e proprie “agenzie di servizi”, in cui si compensano interessi di natura diversa, con politica e massoneria non esenti dal fenomeno.

«Diffidate di chi vi parla, ma non vi ascolta. - è stata l’esortazione di don Luigi Ciotti - Distinguete tra gli educatori e i seduttori. I secondi sono a vendere merce alle vostre spalle. Gli educatori, a partire dai vostri genitori, vogliono farvi persone libere».

Pays d’Aoste Souverain: «Dichiarazione offensiva»

Infine, sull'annullamento con rinvio da parte della Cassazione della sentenza di condanna della Corte d'appello di Torino relativa al processo Geenna, con rito ordinario, sulla 'ndrangheta in Valle d'Aosta, don Luigi Ciotti ha commentato: «Bisogna vedere le motivazioni con cui la Corte di Cassazione ha fatto questo, dove sta il meccanismo che ha fatto chiedere che venda ridefinito il processo. Attendiamo tutto questo. Una cosa è certa: che il problema di una presenza mafiosa si respira nell'aria». Una battuta, quest’ultima, che Pays d’Aoste Souverain in una nota giudica «Drammaticamente offensiva nei confronti dei valdostani. La generalizzazione è figlia della superficialità! Pays d’Aoste Souverain invita don Ciotti, in quanto uomo di Chiesa, a rileggersi la parabola della pagliuzza e della trave».

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