«Utilizzare l’acqua di falda della piana di Aosta per l’acquedotto di Quart può essere pericoloso»

Pubblicato:
Aggiornato:

E’ giusto trovare nuove fonti di approvigionamento di acqua ma si badi prima di tutto alla salute delle persone. E’ l’appello lanciato dall’ex assessore di Quart Paolo Fiori a nome di un gruppo di ex amministratori del paese.

«In seguito all’intervista rilasciata dal Sindaco, comparsa sul TG Regionale lo scorso 13 marzo, nella quale si indicava la possibilità di sfruttare l’acqua di falda in un’area del nostro comune ricompresa nella cosiddetta “piana di Aosta”, per costruire un pozzo che fornisca l’acqua ai Quarteins, vorrei esprimere forte preoccupazione. - si legge nella lettera fatta pervenire alla nostra redazione - Il tema trattato è particolarmente importante e delicato, tanto da essere stato già affrontato dalle passate amministrazioni che si erano concentrate sull’individuazione di eventuali soluzioni alternative alla costruzione di un pozzo per poter fronteggiare una possibile criticità e continuare a fornire ai Quarteins l’acqua delle nostre montagne».

«Molti dati analizzati sconsigliano la soluzione di utilizzare le acque sotterranee di una falda freatica per alimentare un pozzo per la possibile presenza di agenti inquinanti. - prosegue Paolo Fiori - Discutendo del problema con un gruppo di Quarteins e amici per dovere civico e sociale abbiamo, insieme, deciso di condividere quanto in nostra conoscenza che potrebbe essere di aiuto a scongiurare la possibile pericolosità nell’utilizzo delle acque di falda. L’Arpa, Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, sul tema delle falde acquifere ha evidenziato i risultati dei test prodotti indicando per la piana di Aosta una qualità chimico delle acque sotterranee “scarso” e, alla pagina raggiungibile all’indirizzo: https://www.arpa.vda.it/it/relazione-stato-ambiente/ambiente-naturale/acqua/1390-1390-stato-qualitativo-della-falda-ambacq006, recita testualmente: “…. Lo stato qualitativo è “buono” per il 2021 in tutti i corpi idrici sotterranei, salvo che per la piana di Aosta a causa di una contaminazione da CromoVI, nota da diversi anni, migrata dall’area industriale di Aosta verso valle.” Il cromo esavalente è una delle sei sostanze inquinanti più pericolose al mondo sia per la sua tossicità sia per le sue proprietà cancerogene per l’uomo. E’ inoltre rilevante aggiungere che nella piana di Aosta, sulla superficie delle possibili falde, a poche centinaia di metri dai confini politici del nostro Comune, incombe la presenza della discarica, che, come sappiamo, è stata, negli ultimi anni, la fonte di molte discussioni soprattutto sul tema dell’ambiente».

«Non è mia intenzione entrare nel merito della pericolosità del cromo esavalente per la salute di tutti, ma ritengo necessaria la massima attenzione sulle scelte che l'Amministrazione prenderà in merito, verso le quali occorre una corretta ed attenta valutazione, anche in virtù del fatto che tali scelte determineranno dei costi di costruzione e manutenzione che, per legge, ricadranno economicamente su tutti con un aumento delle bollette dell’acqua. - si legge ancora nella lettera - Partendo dal presupposto che le decisioni siano prese da chi è stato chiamato a governare, secondo il corretto principio democratico e di alternanza, mi rivolgo ai nostri Amministratori in modo che possano analizzare le ricadute di tali azioni e condividere con la popolazione, attraverso strumenti di democrazia diretta, decisioni che riguardano un bene essenziale come l’acqua. Auspico che l’Amministrazione lavori, sin da ora, in sinergia con gli uffici competenti, incisivamente, per ridurre non solo le perdite nella fitta rete dell’acquedotto comunale, ma, anche, per recuperare le acque sparse di montagna in modo da convogliarle e ricondurle nelle vasche comunali la cui capacità di accumulo può sicuramente essere aumentata. Nel contempo, viste le possibili criticità evidenziate dagli organi preposti, uno studio per realizzare un ampliamento della rete idrica al fine di eliminare la presenza di pozzi privati».

«In estrema sintesi - conclude il testo - sarebbe desiderabile allargare il concetto di necessità con il tema di opportunità e procedere con uno studio articolato che affronti il problema abbracciando più alternative con diverse soluzioni. Un progetto a tutto tondo, inserito in un piano generale comunale che preveda, inoltre, anche attenzione alle acque per consumo agricolo considerando, per esempio, il vantaggio di costruire un invaso naturale a ridosso degli alpeggi. Sono certo che potrebbe essere un primo passo al quale, però, deve accompagnarsi il comportamento virtuoso di ognuno di noi verso un bene determinante ed essenziale, infatti, cambiando le nostre abitudini e considerando l’acqua un bene prezioso, da non sprecare, potremo aiutare a fronteggiare in maniera incisiva una possibile carenza idrica. Negli ultimi anni gli ex amministratori che fanno parte di questo gruppo di Quarteins, sebbene sempre attenti alle dinamiche amministrative, non hanno voluto contestare gli indirizzi della Amministrazione Comunale, sebbene, in molte occasioni, avrebbero imboccato strade diverse con vie alternative. Tuttavia non possiamo esimerci dal sollecitare l’Amministrazione Comunale su temi così importanti come la Salute pubblica e l’Ambiente avendo a cuore il Comune e i cittadini che lo abitano. Come cittadini di Quart, sempre attenti al benessere della nostra comunità, ci venga concesso un ruolo costruttivo su temi importanti come la Salute pubblica e l’Ambiente».

Abbonamento Digitale La Valléè
Archivio notizie
Novembre 2024
L M M G V S D
 123
45678910
11121314151617
18192021222324
252627282930