Peak of Taste, si è parlato anche del G7 a Courmayeur nel 2024
Cala il sipario sulla seconda edizione di Peak of Taste, la rassegna che porta l’alta cucina a Courmayeur. Le prenotazioni sono andate sold out, e il pubblico ha potuto gustare le specialità di montagna dei più importanti chef stellati. Grande successo per una manifestazione che ha fatto della beneficienza uno dei suoi focus principali.
A partire dall’asta che si è tenuta venerdì scorso: in palio, una mattinata di sci con la campionessa del Mondo Federica Brignone, sulle piste che l’hanno vista crescere.
«Sono orgogliosa di essere Ambassador di Courmayeur per tutto quello che rappresenta e anche per iniziative come questa, il cui ricavato andrà in beneficenza, grazie al lavoro di 1 Caffè Onlus e della onlus locale ASperT, che supporta le persone con disabilità nel loro diritto di godere dello sport e della montagna» ha raccontato Federica Brignone che ha dedicato tempo e attenzione alla causa sposata da Peak of Taste e da 1 Caffè Onlus.
È stata grande la partecipazione alle cene sulle piste da sci nel fine settimana da giovedì 16 a domenica 19 marzo, firmate Mountain Gourmet Ski Experience. L’appuntamento annuale ideato da Heston Blumenthal and Momentum Ski ha visto partecipare i migliori interpreti della cucina Made in UK, provenienti da due ristoranti «tri-stellati»: lo chef canadese Jonny Lake e la vincitrice del premio Michelin Sommelier Isa Bal, dal ristorante Trivet di Londra, e allo chef Jean Philippe Blondet, dell’Alain Ducasse Dorchester.
Il clou della manifestazione è stato la «Cena della creatività», evento organizzato in collaborazione con Buonissima, la rassegna torinese di alta gastronomia organizzata da Produzioni Fuorivia, IL e Associazione Raggio Verde, con la Direzione artistica di Luca Iaccarino, Stefano Cavallito e Matteo Baronetto. A Punta Helbronner, nel ristorante in quota di Skyway Monte Bianco, Davide Scabin ha sorpreso gli ospiti con un pre-cena intitolato «Il futuro è ciò che ci siamo dimenticati», dando vita ad un viaggio nelle ricette della tradizione eseguite ai massimi livelli apprezzatissimo dal pubblico. Molto innovativa è stata la cena che è seguita al ristorante Pavillon, affidata alle cure di Ana Roš, nelle prime posizioni del ranking mondiale degli chef, che ha proposto un menù di 6 portate realizzato a partire dalle materie prime valdostane, rielaborate dalla sua creatività.
Serate che hanno registrato il tutto esaurito e brindisi con i migliori chef della scena internazionale: si è conclusa così una seconda edizione ricca di sorprese. Peak of Taste ha aperto anche una finestra sul futuro. La serata dedicata all’asta di beneficenza è stata infatti l’occasione per raccontare l’ambizioso progetto di ospitare il Summit dei Capi di Stato e di Governo del G7, nel 2024, l’anno in cui l’Italia assumerà la Presidenza.