Meglio green che mai
E’ stato approvato, in linea con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il progetto Smart Grids Vda che consentirà il rinnovamento e il potenziamento delle reti elettriche della nostra regione.
L’iniziativa è finanziata dalla missione 2 del PNRR, la più ricca in termini di finanziamenti e quella più impattante a livello di visibilità poiché riguarda l’agricoltura, la gestione dei rifiuti, la transizione energetica, la tutela della biodiversità.
L’attenzione all’ambiente, oltre a corrispondere a un ordine morale della popolazione, è la più importante missione che si è data l’Europa, rendendola di fatto trasversale a tutte le missioni del PNRR, parlando di DNSH: Do No Significant Harm (Non fare danni significativi (all’ambiente))
Proprio in questo ambito, riguardante la rivoluzione verde e la transizione ecologica, si prevede in Valle d’Aosta uno stanziamento di 18 milioni di euro, che riguarderà gli interventi per il potenziamento della rete elettrica per favorire l’elettrificazione dei consumi energetici, da compiere entro il giugno 2026.
Grazie allo Smart Grids, la Deval potenzierà e quindi aumenterà la capacità della rete elettrica di assorbire la potenza generata da fonti rinnovabili e incrementerà la potenza in bassa tensione distribuibile sul territorio, il tutto allo scopo di favorire lo sviluppo di una mobilità elettrica, l’elettrificazione della maggior parte dei consumi e anche di facilitare la transizione verso un maggiore utilizzo dell’energia elettrica per i consumi domestici.
Installando, poi, interruttori telecomandati e nuovi sensori gestionali la rete sarà più efficiente e dotata di un controllo più facile. Lo scopo finale è arrivare ad una Valle d’Aosta libera da carburanti fossili entro 2040, grazie a un ampio Piano Strategico, approvato dal Gruppo CVA, che prevede investimenti nella rete di distribuzione e grandi passi verso una transizione energetica rinnovabile e quindi, oltre alla crescita e alla diversificazione della produzione rinnovabile, una vera e propria riduzione, se non azzeramento, delle emissioni di CO2. Di concerto il via alle comunità energetiche, di cui abbiamo scritto, passa per l’innovazione di tutta la rete e il suo sviluppo anche tecnologico. Una Valle d’Aosta decarbonizzata, come avrebbe forse già dovuto avvenire, non è un’ambizione futuristica, come si pensava fino a poco fa, ma ormai un’esigenza basata su dati di realtà, quindi imprescindibile.