The Stone, il caso discusso in Consiglio Valle “Intervento coerente con il contesto e le norme”

The Stone, il caso discusso in Consiglio Valle “Intervento coerente con il contesto e le norme”
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«L'intervento proposto è stato ritenuto coerente, in relazione alle motivazioni di vincolo, con il contesto edificato di pertinenza e compatibile per posizione, dimensione e composizione architettonica rispetto alle esigenze di salvaguardia dell'ambito tutelato». Lo ha spiegato giovedì scorso, 23 marzo, in Consiglio Valle, l'assessore regionale ai Beni culturali Jean-Pierre Guichardaz, entrando nel merito del via libera dato dalla Soprintendenza per i Beni e le Attività culturali alla costruzione del condominio di 9 piani The Stone a Breuil-Cervinia, al posto dell’Hotel Fosson, da qualche settimana al centro di polemiche, con tanto di raccolta firme su internet per bloccare l’opera che ha superato le 30mila adesioni. L'occasione è stata un'interrogazione presentata dal consigliere del Gruppo Misto Claudio Restano. «La valutazione è stata prettamente tecnica da parte degli uffici - ha proseguito Jean-Pierre Guichardaz - e io ne sono venuto a conoscenza dopo l'emissione del provvedimento finale di autorizzazione, come avviene sempre. Io non intervengo mai in nessun processo amministrativo e tecnico, non è mia abitudine e non è previsto».

Il progetto non è quindi in contrasto con la legge regionale 24 del 2009 che consente la demolizione dell'edificio - in questo caso l'ex Hotel Fosson - e la ricostruzione con un incremento volumetrico del 35 per cento. «Il via libera dalla Soprintendenza è arrivato in seguito a approfondimenti tecnici rispetto alla storia del luogo, alla sua valutazione architettonica e dell'assetto urbanistico del Breuil» ha illustrato l'Assessore.

Quanto al coinvolgimento preventivo del Comune, il procedimento non prevede che vi sia ma «in alcuni casi, non in questo, in seguito a richieste dei Comuni stessi, le due amministrazioni pubbliche si confrontano preventivamente a titolo collaborativo. - ha detto ancora Jean-Pierre Guichardaz - Con i progettisti dell'opera e con i proponenti vi sono stati invece, come avviene per la maggior parte delle pratiche di un certo rilievo, alcuni incontri in fase di formazione della proposta progettuale con lo scopo di poterne comprendere meglio i contorni e gli sviluppi tecnici al fine di indirizzare la stesura definitiva del progetto in riferimento alle esigenze di tutela del sito di pertinenza».

«Noi siamo per la libera imprenditoria e per incentivare l'interazione tra pubblico e privato. - ha detto in replica Claudio Restano - Questa iniziativa non è ostile a quanto si sta facendo a Cervinia. Riteniamo però che le regole devono essere uguali per tutti: se vi saranno delle altre proposte simili, nello stesso contesto, che vengano accettate. Chiediamo un rigoroso rispetto delle pari opportunità per tutte le imprese valdostane».

Il progetto dell'edificio The Stone a Breuil Cervinia era già stato martedì al centro dei lavori della terza Commissione Assetto del territorio. «I dirigenti del Dipartimento attività e beni culturali hanno riferito che il progetto, dal punto di vista paesaggistico, risulta inseribile nel particolare contesto urbanistico del Breuil, - chiarisce il presidente della Commissione Albert Chatrian - che non va collocato nel contesto dei villaggi tipici della nostra regione. Inoltre, l'intervento previsto si caratterizza come sostituzione di un volume esistente in un ambito densamente urbanizzato e interessato da volumi di grandi dimensioni. Il fabbricato sarà anche ad alta efficienza energetica, utilizzando esclusivamente fonti rinnovabili. Dal punto di vista politico, questa questione è l'ulteriore conferma della necessità di avviare una revisione delle norme che consentono le opere di ristrutturazione degli immobili, soprattutto riguardo all'impatto che hanno i grandi volumi sul nostro territorio».

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