Conclusa la straordinaria avventura di Roger Junet di Sarre alla «Globe 40»

Conclusa la straordinaria avventura di Roger Junet di Sarre alla «Globe 40»
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Con l’attracco alla banchina del porto di Lorient in Bretagna alle 8.53 di ieri, venerdì 17 marzo, si è conclusa la straordinaria avventura del 38enne Roger Junet di Sarre, skipper insieme allo statunitente Joe Harris, di Gryphon Solo, l’imbarcazione americana che ha terminato dopo 20 giorni, 16 ore e 53 minuti l’ottava ed ultima tappa della “Globe 40”, la regata intorno al mondo iniziata a Tangeri in Marocco domenica 26 giugno 2022.

L’ultima tratta prevedeva la traversata dell’Oceano Atlantico dall’isola di Grenada, con il via domenica 26 febbraio, a Lorient appunto, base dell’organizzazione dell’impegnativa competizione, alla quale erano iscritte 7 imbarcazioni. Una gara che Gryphon Soloha concluso al quarto posto finale e che ha visto i partecipanti affrontare situazioni ambientali molto difficili, con tanti imprevisti, che hanno causato problemi pure Roger Junet e Joe Harris, che per esempio hanno dovuto raggiungere in emergenza la costa argentina per una riparazione, ma la loro barca pur se non veloce si è dimostrata solida ed estremamente affidabile, tanto da portare a compimento questa impresa memorabile, durata praticamente 10 mesi, visto che Gryphon Solo ha preso il mare a Portland nel Maine per raggiungere prima Lorient e quindi Tangeri per la partenza ufficiale.

A Lorient è arrivata per prima la statunitense Hamas alle 16 di giovedì 15, poi l’olandese Sec Hayai (che si è aggiudicata la “Globe 40”) sempre giovedì alle 21 ed è attesa per oggi, sabato, Whiskey Jack che a causa di un problema tecnico ha dovuto fare sosta a Guadaloupe, perdendo contatto con gli altri. Non è invece ripartita dall’Argentina la super favorita Milai, la barca giapponese che ha subito un forte impatto con un container semisommerso al largo delle coste sud americane, mentre avevano già abbandonato la francese The Globe en solitaire e la marocchina Battouta. “In questo giro del mondo - ha commentato un emozionato ma sempre scherzoso Roger Junet appena arrivato, accolto dalla mamma Elly Verkade e dal fratello Michel - mi sono reso conto che la Terra non è piatta e che ci sono molto rilievi. E’ stato un lungo percorso, a volte pure parecchio rischioso, abbiamo avuto ogni tipo di condizione atmosferica e anche la scorsa settimana il mare è stato molto difficile, con una brutta tempesta.”

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