Indicazione Geografica per la Grappa valdostana “Risultato straordinario per valorizzare il prodotto”
«Un risultato fondamentale per valorizzare un prodotto di altissima qualità e trasmettere un messaggio di chiarezza e trasparenza ai consumatori». Nicola Rosset - rappresentante dell’Istituto della Grappa Valle d’Aosta e proprietario delle Distillerie St. Roch-Levi-Ottoz - esprime grandissima soddisfazione per la notizia dell’approvazione da parte della Commissione Europea dell’attribuzione dell’Indicazione Geografica per la “Grappa della Valle d’Aosta / Grappa de la Vallée d’Aoste”. «L’ottenimento del marchio I.G., così come già avvenuto per il Génépy, corona un lavoro che è iniziato dieci anni fa con un notevole impegno da parte dell’Istituto della Grappa Valle d’Aosta e dei produttori e con l’enorme aiuto dell’Assessorato regionale dell’Agricoltura e dei suoi funzionari. - dice Nicola Rosset - Si valorizzerà così un prodotto che sarà solo valdostano, con determinate caratteristiche e altissima qualità. Non ci si potrà fregiare del marchio senza che la grappa sia interamente valdostana, prodotta con le vinacce dei nostri eccellenti vini. Il consumatore potrà sapere ciò che è realmente valdostano e di qualità superiore». «Attualmente stiamo inviando il logo da registrare al Ministero, dopodiché sceglieremo un ente certificatore che sarà molto probabilmente l’Agenzia delle Dogane. - prosegue Nicola Rosset - L’Indicazione Geografica sarà di grande aiuto a livello commerciale e permetterà di promuovere un marchio che darà beneficio e valore a tutta la Valle d’Aosta e ai prodotti del nostro territorio. Attualmente nella nostra regione stiamo distillando quattromila quintali di vinacce: una piccola quantità ma che si distingue per la qualità altissima. Il consumo di grappa ha vissuto un periodo di flessione ma oggi sta conoscendo una nuova fortuna».
«L’Assessorato, tramite gli uffici delle Strutture che si occupano di Produzioni vegetali e Laboratori, ha sostenuto fin dall’inizio il percorso che ha portato al riconoscimento della I.G. per la grappa valdostana, collaborando con l’Istituto che raggruppa i produttori valdostani e che è stato l’ente promotore dell’iniziativa. - dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Carrel - Nel 2015 è stata presentata la richiesta di registrazione al Ministero, poi approvata nel 2017 e trasmessa alla Commissione Europea per le valutazioni. L’Assessorato ha poi seguito con attenzione l’interlocuzione con Bruxelles, fornendo le modifiche e le integrazioni richieste, fino all’esito favorevole del 3 marzo scorso. L’inserimento della I.G. Grappa della Valle d’Aosta-Grappa de la Vallée d’Aoste nel registro comunitario delle indicazioni geografiche protette delle bevande spiritose va ad arricchire l’ampio ventaglio dei prodotti valdostani già identificati ed è per noi motivo di grande soddisfazione. Rappresenta infatti un apprezzamento ufficiale del suo legame con il territorio e della sua alta qualità e inserisce la nostra grappa tra i prodotti meritevoli di riconoscimento e di tutela da parte dell’Europa».