Gli studenti incontrano i detenuti: il progetto dell’Isiltep
Due ospiti speciali hanno incontrato gli alunni delle classi quarte martedì scorso, 14 marzo, all'Isiltep di Verrès. Si tratta di fra’ Beppe Giunti, del volontariato carcerario piemontese e autore di diversi libri sul mondo del carcere, e Rino Zanchetta, comandante della Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Brissogne. Gli alunni stanno seguendo il progetto scolastico di educazione civica “La scuola libera tutti”, ragionando sulla funzione rieducativa della pena, prevista dall'articolo 27 della Costituzione. Più avanti gli alunni incontreranno i detenuti del carcere e in collaborazione alunni e detenuti saranno autori di pubblicazioni che confluiranno nell'inserto speciale del Corriere della Valle "Pagine Speciali".
«È importante che i ragazzi possano parlare del mondo del carcere non in astratto ma con persone che, volontari o professionisti, ne fanno esperienza diretta - spiega il referente del progetto Antonio Maccarrone, docente di Religione e referente di Educazione civica dell’Isiltep - Quando ci giungono notizie di autori di delitti efferati o dell’arresto di mafiosi il primo istinto è quello di pensare che queste persone debbano essere rinchiuse in cella per poi buttare via la chiave. Per fortuna, la nostra costituzione ci impedisce di farlo affermando, nell’articolo 27, che “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”. La Costituzione ci chiede di tenere questa chiave a disposizione di chi può e vuole aprire queste celle tristi e buie, non tanto per la poca luce che entra dalle finestre o per l’ombra sinistra che proiettano le sbarre, ma per quel lato oscuro dell’umanità che esse racchiudono e manifestano». «Gli alunni - conclude l’insegnante - hanno molto apprezzato le testimonianze di fra’ Beppe Giunti, del commissario Rino Zanchetta e della dottoressa Laura Ottolenghi e hanno sollecitato un proficuo confronto con le loro domande e riflessioni».