Miliardi da non buttare
Prendono vita le Comunità energetiche, uno dei migliori strumenti per combattere il caro energia, visto che possono rappresentare non solo un volano per l’energia pulita, ma anche un modo per unire la popolazione sotto uno scopo comune, innescando dei meccanismi di cooperazione.
Sono in dirittura d’arrivo infatti i finanziamenti a fondo perduto e le tariffe premianti per impianti nuovi o già esistenti, con potenza non superiore a 1 MW, che facciano parte delle misure previste nel decreto sulle Comunità energetiche in fase di valutazione a Bruxelles.
Con il nuovo provvedimento, potrebbero partire 15 mila Comunità energetiche: questa è la spinta europea per le rinnovabili italiane. La misura presentata alla Commissione Europea per l’entrata in vigore riguarda tutti i settori dell’energia pulita: fotovoltaico, eolico, idroelettrico e biomasse.
Lo stanziamento è di 2 miliardi e 200 milioni del PNRR: i soggetti intestatari della misura sono le Comunità energetiche rinnovabili e i sistemi di autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili ubicati nei Comuni con meno di 5mila abitanti.
Le tariffe speciali offerte alla comunità energetica saranno anche calibrate per area geografica: 4 euro per megawattora in più per le regioni del centro Italia e 10 euro in più per quelle del nord: Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta e Veneto.
Gli incentivi saranno divisi in 3 fasce (per impianti fino a 600 Kw, per quelli da 200 a 600 e per quelli sotto i 200): la tariffa incentivante sarà disponibile per 20 anni, a patto che gli impianti ammessi ai contributi siano in esercizio entro 18 mesi dalla data di presentazione della richiesta e comunque non oltre il 30 giugno 2026.
Non facciamo pertanto la solita “figura” all’Italiana di farci trovare impreparati e senza progetti per la costituzione delle Comunità energetiche. Come per le tariffe incentivanti, l’accesso ai fondi avviene presentando domanda a sportello esclusivamente tramite il sito del Gestore dei servizi energetici, GSE, il regista di tutte le operazioni.