«È aumentato il pericolo di subire frodi informatiche»

«È aumentato il pericolo di subire frodi informatiche»
Pubblicato:
Aggiornato:

Truffe informatiche con false mail di Enti pubblici e di banche per rubare i dati e svuotare i conti correnti: un fenomeno che è sempre più diffuso. Come difendersi dalle truffe informatiche?

Alessia Girardi: «Personalmente presto molta attenzione alle e-mail o agli sms che ricevo, evitando di fornire i miei dati. Inoltre utilizzo un programma che mi segnala in tempo reale i numeri o le chiamate sospette oppure i tentativi di intromissione. Per questo riesco a evitare brutte sorprese. A un mio parente invece i pirati informatici sono riusciti a carpire il codice dalla carta di credito, ma non sono riusciti a rubare molto perché c’erano pochi soldi».

Federico Chellini: «Circola voce che i pirati informatici abbiano scoperto come rubare i dati personali tramite una semplice telefonata. Quindi evito di rispondere a numeri sconosciuti o a messaggi con richieste strane per evitare di ritrovarmi con il conto svuotato».

Bianca Quagliolo: «I pirati informatici sono sempre in agguato e ho rischiato di subire una truffa. Infatti avevo comprato su Internet degli oggetti negli Stati Uniti e mi è arrivato un sms con il quale mi si informava che, se volevo ricevere il pacco ordinato, avrei dovuto versare almeno altri 80 euro. Stavo per cadere nella trappola ma all’ultimo momento ho desistito e per fortuna è andata bene. Da allora ho scaricato sul mio cellulare un’applicazione che mi dice quando le chiamate o i messaggi non sono affidabili».

Rosalba Minelli: «Per le persone mature è più difficile cadere nelle truffe informatiche, per il semplice fatto che fanno pochi acquisti online. I giovani, invece, sono maggiormente a rischio in quanto comprano spesso beni e servizi sul Web e, in genere, tendono a fidarsi. Alle mie figlie è capitato di versare una caparra per affittare un alloggio al mare e, all’improvviso, i soldi sono spariti. Con molta difficoltà sono riuscite a recuperarne solo una parte».

Simone Orlini: «Tendo a non rispondere a numeri che non conosco e che possono apparire sospetti, non fornisco il mio indirizzo e-mail a chiunque e tanto meno i miei dati personali o sensibili. Finora è sempre andata bene. Dei truffatori hanno cercato di contattarmi e di carpirmi informazioni utili per risalire anche alla carta di credito o al bancomat, ma non sono mai riusciti nel loro intento».

Ermes Vencato: «Occorre prestare molta attenzione e avvertire soprattutto i giovani che, purtroppo, c’è chi della truffa ha fatto una vera e propria professione, anche su Internet. Così spesso i pirati informatici cercano di entrare in possesso di informazioni sensibili e bancarie con l’intento di cercare di svuotare i conti correnti di chi casca nei loro tranelli».

Bianca Quagliolo
Rosalba Minelli
Alessia Girardi
Simone Orlini
Ermes Vencato

Abbonamento Digitale La Valléè
Archivio notizie
Novembre 2024
L M M G V S D
 123
45678910
11121314151617
18192021222324
252627282930