Bonus 500 euro anche ai precari Per la Regione conto di 140mila euro

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Il giudice del lavoro del tribunale di Aosta, Luca Fadda, ha riconosciuto mercoledì, in 6 diverse sentenze, che anche i docenti precari hanno diritto al bonus di 500 euro l'anno per la formazione, prevista dalla riforma della «Buona scuola». I ricorsi, che riguardano «decine di insegnanti precari», sono stati patrocinati dall'avvocato Sacha Bionaz del foro di Ivrea per gli iscritti alle organizzazioni sindacali scolastiche Savt École e Snals Confsal, che annunciano con soddisfazione in risultato ottenuto in una nota.

La Regione Valle d'Aosta è stata condannata a riconoscere anche ai docenti precari un benefit di legge. Il giudice Fadda ha citato un recente pronunciamento del Consiglio di Stato, che ravvisa nel vigente sistema di formazione a «doppia trazione», distinto per i docenti di ruolo e non di ruolo, una collisione «con i precetti costituzionali sia per la discriminazione che introduce a carico dei docenti non di ruolo sia, ancor di più, per la lesione del principio di buon andamento della pubblica amministrazione».

«Si tratta dell'ennesimo riconoscimento del diritto dei precari a ricevere pari trattamento del personale a tempo indeterminato e non possiamo che esserne soddisfatti. - dice Alessandro Celi, segretario regionale dello Snals - Spiace, invece, constatare che ancora una volta l'amministrazione regionale abbia perso un'occasione per distinguersi dallo Stato nella gestione del proprio personale. Riconoscere ai precari il bonus formazione, senza costringerli al ricorso, avrebbe aiutato questi a prepararsi per la delicata professione che svolgono ed evitato alle casse regionali il pagamento delle spese».

«Riteniamo molto importante che tra gli argomenti a supporto del giudizio - commenta Luigi Bolici, segretario del Savt École - sia stato richiamato che la contrattazione collettiva, in particolare gli articoli 63 e 64 del contratto nazionale di lavoro, pongono a carico dell'amministrazione l'obbligo di fornire strumenti, risorse e opportunità per la formazione a tutto il personale docente, senza alcuna distinzione fra docenti precari e di ruolo».

Nel complesso, il tribunale ha condannato la Regione al riconoscimento del bonus formativo pari a 500 euro per 60 ricorrenti, per l'importo complessivo di circa 140mila euro, in aggiunta alle spese legali. «Le organizzazioni sindacali, nel silenzio dell'amministrazione scolastica regionale, stanno istruendo altri ricorsi per i quali i sindacati auspicano pronunce analoghe» concludono Savt e Snals.

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