Villaggio minerario di Ollomont: si è conclusa la progettazione condivisa
Si è concluso con l’incontro della serata di venerdì scorso, 3 marzo, il lavoro di progettazione partecipata e condivisa di “EstrArt” per la ristrutturazione e la conversione in polo di accoglienza culturale del villaggio minerario di Ollomont. Riuniti all’interno del salone polivalente del Municipio, residenti e attori del territorio hanno potuto dapprima ascoltare il resoconto progettuale degli esperti occupatisi del progetto e in un secondo momento esprimere e confrontare opinioni in merito alle strategie di gestione degli edifici interessati dall’intervento. Lo studio di fattibilità è stato finanziato dal bando “Next Generation We” promosso dalla “Fondazione Compagnia di San Paolo”. Il team multidisciplinare formato da Andrea Caccherano, Luca Cina e Daniel Diemoz e coordinato da Roberto Dini del Dipartimento di Architettura e design del Politecnico di Torino ha posto l’accento sulla necessità di mantenere l’aspetto storico degli edifici attraverso un intervento che non vada ad intaccare l’identità del manufatto. Un edificio sarà convertito in un polo culturale dotato di un auditorium e un secondo, perpendicolare a esso, verrà adibito alla ricettività grazie all’inserimento di camere e appartamenti destinati ai fruitori del villaggio, oltre che di un ristorante con circa 80 coperti. Il costo stimato dei lavori ammonta a 6 milioni di euro. «Siamo partiti dalle osservazioni e dalle idee emerse dai precedenti incontri per definire meglio una possibile direzione per la programmazione culturale del progetto: una programmazione culturale dunque che dovrà essere quanto più possibile “polivalente” e molto attenta alle tematiche culturali legate al territorio» ha osservato Federico Bagnasco dell’associazione Combin en Arts.
Secondo l’ipotesi tracciata da Diana Rolando e Alice Barreca del Politecnico di Torino, il Comune di Ollomont potrebbe rimanere il proprietario dell’ex villaggio minerario per poi essere affiancato da un secondo soggetto gestore che, grazie a un periodo di concessione di utilizzo gratuito, si faccia carico degli interventi di ristrutturazione e gestione.