«Arthéâtre Portraits-Cogne 2023», primo atto
La sala convegni della Maison de la Grivola ha ospitato ieri - venerdì 10 marzo - la presentazione del progetto «Arthéâtre Portraits-Cogne 2023» con il primo dei due eventi, «Parallelismi». Un confronto tra un'esperienza scientifica e una artistica con il concorso di quasi una intera popolazione - quella di Cogne - che si è prestata alla realizzazione dei ritratti eseguiti da Barbara Tutino Elter. Ieri l’artista ha dialogato con un altro cognein doc, il fisico Fabio Truc.
In particolare sono 700 i ritratti che Barbara Tutino Elter ha realizzato nel corso del 2022 così come sono stati 700 gli abitanti di Cogne che hanno risposto all'invito di Truc per un test sierologico gratuito in tempo di pandemia, test che sono serviti al fisico per la realizzazione di uno specifico studio in materia. Ne è uscito un dialogo ricco di contenuti e anche di parallelismi come era negli obiettivi degli organizzatori, in testa l'Associazione Musei di Cogne. Giorgio Vassoney, uno dei soci fondatori, ha riassunto ed esposto le passate esperienze di «Arthéâtre». Il sindaco di Cogne, Franco Allera, nel suo saluto ha rimarcato nuovamente il ruolo importante che la cultura riveste per il paese e l'obiettivo di valorizzarla maggiormente, già in parte concretizzato con l'acquisto da parte dell'Amministrazione comunale di alcune opere di Barbara Tutino Elter. Corrado Jordan, presidente della Fondation Grand Paradis, ha parlato di una comunità all'interno di un paese: un modello, quello di Cogne, che funziona. Soddisfatta l'ideatrice e la realizzatrice dell'evento: «Abbiamo ascoltato la genesi del progetto e poi un curioso dialogo tra la sottoscritta e Fabio Truc, - sottolinea Barbara Tutino Elter - tra un fisico e una pittrice sulla falsariga della secolare diatriba tra scienza e arte. Sono molto soddisfatta, tengo a dirlo perché non mi aspettavo una partecipazione così ampia della popolazione a questa iniziativa. Vorrei davvero ringraziarli uno per uno per questa ennesima dimostrazione del forte senso di appartenenza. Attraverso questi ritratti si vuol consegnare a memoria futura un altro pezzo di storia della comunità di Cogne. Oltre a preziosi scritti ci saranno anche i volti, i visi delle persone attraverso i ritratti realizzati rigorosamente a mano. Un gesto anche simbolico che va decisamente in controtendenza con lo strumento più usato oggi: internet». Il recital di e con Patrizia Glarey dal titolo «Il Volto e la Maschera» ha chiuso il primo atto, dando appuntamento a domenica 23 aprile quando saranno esposti i ritratti.