Ombretta Romei, il sorriso dell’Hotel Crabun di Pont-St-Martin Si è spenta il giorno del suo cinquantottesimo compleanno

Ombretta Romei, il sorriso dell’Hotel Crabun di Pont-St-Martin Si è spenta il giorno del suo cinquantottesimo compleanno
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Tutta la sua vita è stata illuminata dalla fede. E sembra un segno divino il fatto che il giorno di quella che per ogni credente coincide con la “nascita al cielo” sia stato per lei lo stesso della nascita su questa terra, il 20 febbraio. Ombretta Romei ha festeggiato felice con i famigliari il suo 58esimo compleanno, nella sua casa di Pont-Saint-Martin, e poche ore dopo il suo cuore malato ha smesso di battere. I suoi funerali sono stati celebrati giovedì 23 febbraio scorso, con la partecipazione di tante persone che la stimavano, gli amici di Pont-Saint-Martin ma anche dell’Emilia, terra di origine di suo papà Domenico. Per tutti, Ombretta era il viso gentile e sorridente dell’Hotel Crabun e la bella voce della cantoria parrocchiale.

Era nata il 20 febbraio del 1965 da papà Domenico e mamma Lidia Fey. Domenico era arrivato in Valle d’Aosta nel 1962 e aveva lavorato all’Ilssa Viola di Pont-Saint-Martin per 25 anni. Una volta in pensione, insieme alla moglie Lidia aveva preso la decisione di ristrutturare una parte dello storico Hotel Del Pino, all’ingresso del paese, eredità dei genitori di lei. Così nel 2004 è cominciata l’avventura dell’Hotel Crabun, albergo a 3 stelle dotato di 28 stanze, nuovo e moderno nella struttura, intimo e accogliente per la gestione famigliare. Ombretta ne è sempre stata l’anima, con i suoi modi dolci e aperti, con la grande facilità nel parlare le lingue, non solo il francese ma anche l’inglese e il russo. In albergo faceva tutto, dalla reception alla contabilità fino all’igiene e al rapporto con i dipendenti. Amante della musica, aveva imparato a suonare il pianoforte da bambina e ne aveva uno in albergo, su cui amava esercitarsi di tanto in tanto. Donna di fede profonda e genuina, suonava l’organo in chiesa e cantava nella cantoria. Per un periodo era stata anche catechista, non mancava mai alla Messa. Negli ultimi tempi, dopo la pandemia, la sua salute era andata declinando e la sua presenza in hotel si era fatta più rara. Il cuore era il suo punto debole fin da bambina e aveva subito 3 operazioni nel corso della vita: la prima a Torino a soli 3 anni, poi 2 volte a Lione, 1 da ragazzina e l’ultima nel 2002. Lascia il marito Carmelo Piccoli, il figlio Alessio, il papà Domenico - che in passato ha fatto parte del direttivo dell’Associazione Albergatori della Valle d’Aosta -, la mamma Lidia e il fratello minore Thierry.

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