Già mille firme contro il “grattacielo” al Breuil L’appello al Sindaco: “Fermi questo insulto”

Già mille firme contro il “grattacielo” al Breuil L’appello al Sindaco: “Fermi questo insulto”
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«Un insulto». Usa termini molto duri la petizione contro la costruzione del nuovo condominio The Stone al posto dell’Hotel Fosson, nel pieno centro di Breuil Cervinia, siglata da oltre duecento persone e inviata al sindaco di Valtournenche Jean-Antoine Maquignaz. I firmatari sono persone che abitano o hanno proprietà nei 3 condomini immediatamente confinanti - denominati Capanna Alpina, San Grato e Casa Brunodet - e in altri 5 nelle immediate vicinanze. «Ma non è tutto: - spiega Roberto Bagnoli, milanese con un appartamento alla Capanna Alpina e tra i promotori dell’iniziativa - altre 800 firme sono già state raccolte in una seconda petizione, aperta a tutti e a cui hanno aderito varie persone tra cui turisti, albergatori e intellettuali, che è stata dirottata sulla piattaforma Change.org anche in una versione in inglese visto che numerosi turisti stranieri hanno voluto partecipare alla raccolta di firme».

Nella petizione si prende posizione contro «lo smisurato edificio la cui costruzione è prevista a brevissimo tempo. Un grattacielo/muro di 9 piani, alto 30 metri, progettato dallo studio di architettura Peluffo per conto dell'impresa edile Vico di Ezio Colliard. Un colosso di cemento incombente ed opprimente, calato in modo del tutto inappropriato nell’epicentro del paese, destinato a togliere aria e luce a mezza Cervinia». «In modo per noi incomprensibile - scrivono i promotori - le necessarie autorizzazioni da parte della Regione, della Soprintendenza e della Commissione Edilizia comunale sono già arrivate e su tali aspetti sono in corso verifiche da parte di svariati Studi Legali interpellati dai condomini confinanti. Tuttavia, per dare il via libera definitivo alla costruzione di The Stone, manca ancora la firma del Sindaco. E' per tale ragione che oggi ci rivolgiamo alla Sua persona. Signor Maquignaz, nel corso della conferenza indetta nei giorni scorsi dalla Vico per illustrare il progetto è stato affermato che il futuro di Cervinia è a sviluppo verticale per soddisfare la crescente domanda di turisti internazionali a caccia dell'ultima neve. Ma noi, residenti e appassionati del Breuil e della sua storia, non vogliamo che diventi la Dubai delle Alpi. Desideriamo, invece, che assomigli sempre di più alla vicina Zermatt. In ballo non c'è solo il grattacielo di Vico/Peluffo: lei sa benissimo che tutto il Paese è allarmato per le voci sempre più insistenti che danno per certo l'abbattimento a breve anche della leggendaria Hostellerie Des Guides, a pochi metri dallo Stone e al suo posto un altro grattacielo. Abbatterla sarebbe un delitto. Un oltraggio, uno sfregio, al paese e alla sua storia. La popolazione non lo tollererebbe».

«Se la costruzione di The Stone andrà in porto, vuol dire che avrà vinto l'avidità e la speculazione. - prosegue la petizione - Altri grattacieli sorgeranno, la Dubai delle Alpi diventerà realtà. Anziché edificare un grattacielo di 30 metri non sarebbe più opportuno favorire al più presto la riqualificazione della Gran Baita, monumento al degrado e alla trascuratezza che da mezzo secolo fa vergognare i Cervinesi? Signor Sindaco, lei ha l'occasione e l'opportunità politica e tecnica di fermare l’insulto incombente ed opprimente di The Stone. Di passare alla storia come il sindaco che ha salvato l'anima di Cervinia. Della nostra azione sono già stati informati e documentati il Fondo Ambientale Italiano, Italia Nostra-Sezione Piemonte e Valle d’Aosta e Legambiente».

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