Teleriscaldamento, autorizzati i pagamenti a rate per i debiti accumulati nei confronti di Telcha

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A un anno dall'invasione russa dell'Ucraina, il Consiglio comunale di Aosta di mercoledì 22 febbraio si è aperto con un minuto di silenzio in ricordo delle vittime del conflitto che ne è scaturito. Successivamente l’Assemblea è stata informata che sono stati autorizzati i pagamenti a rate per i debiti accumulati nei confronti di Telcha. La società che gestisce la rete di teleriscaldamento di Aosta «Ha già attuato almeno 44 piani di rientro per altrettanti condomìni» ha riferito il sindaco Gianni Nuti. «Abbiamo incontrato - ha aggiunto Gianni Nuti - per la seconda volta i vertici di Telcha, insieme alle associazioni dei consumatori, per continuare il percorso di accompagnamento al fronteggiare i problemi dei rincari delle spese energetiche in modo ponderato e condiviso. L’intenzione, inoltre, è di concordare un piano di comunicazione trasversale che coinvolga sia i cittadini, sia gli amministratori dei condomìni, sia Telcha stessa».

La problematica era salita alla ribalta nel dicembre scorso, quando Adicomsum, Adoc, Avcu e Federconsumatori avevano denunciato aumenti del 140 per cento durante l'ultimo anno e avevano scritto all'Antitrust - l’Autorità garante della concorrenza e del mercato - segnalando «Una sorta di monopolio per le abitazioni servite dalla società Telcha» e per chiedere «Un giudizio sulla correttezza dei contratti» in essere.

In seguito è stato affrontato dal Consiglio comunale il tema del reddito di cittadinanza, in particolare come favorire l’inclusione sociale e l’avviamento lavorativo dei percettori della misura economica attraverso progetti utili alla collettività e di inclusione attiva. L'assessora alle Politiche sociali Clotilde Forcellati ha illustrato l'inserimento nella piattaforma ministeriale di 6 progetti lavorativi, miranti a coinvolgere - a rotazione per 2 mesi - 13 utenti per volta, con un impegno dalle 8 alle 16 ore settimanali. Saranno inseriti 2 nella struttura residenziale per anziani Bellevue, 3 nella RSA di Corso Saint-Martin-de-Corléans, 3 nella Casa famiglia di viale Europa, uno nella bocciofila del quartiere Cogne, 2 nella manutenzione delle aree verdi e 2 negli orti comunali.

Sempre l’assessora Forcellati ha spiegato che sul territorio comunale vi sono circa 250 percettori di reddito, ma non tutti - ricorda l'assessora - hanno sottoscritto patti lavorativi o di inclusione, perché non occupabili per età o disabilità. La deliberazione è stata approvata all'unanimità dei 27 consiglieri presenti.

Infine una mozione presentata da Sylvie Spirli della Lega ha posto al centro del dibattito la scuola San Francesco. Infatti l’immobile, che ospita le scuole elementari e medie dell'istituzione che comprende anche le materne Gianni Rodari, di Signayes e di Excenex e, in succursale, alcune aule delle superiori, ha bisogno di un profondo e complessivo intervento di ristrutturazione. L'assessore ai Lavori pubblici, Corrado Cometto ha annunciato che «Stiamo elaborando un progetto complessivo di ristrutturazione degli spazi. Una prima stima prevede una spesa complessiva di 20 milioni di euro. Il nostro obiettivo è di arrivare in Commissione con un progetto, per discuterne». L’assessore Corrado Cometto ha poi precisato che «Per evitare la chiusura totale della scuola, pensiamo di procedere a lotti».

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