Fuggì dopo aver investito un pedone ad Aosta: la sentenza diventa definitiva

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Il ricorso presentato dal legale di Eric Brunelli, aostano, 41 anni, accusato di lesioni colpose gravi per le quali ha patteggiato 2 anni di reclusione, è stato dichiarato inammissibile dai giudici della Corte di Cassazione. Sentenza che diventa così definitiva. Nel ricorso il legale aveva contestato l’erronea qualificazione giuridica dei fatti, ma la Suprema Corte non lo ha accolto perché riguardante una sentenza di patteggiamento. Eric Brunelli è accusato di aver investito un ragazzo di 25 anni sulle strisce pedonali in via Chambéry, all’incrocio con via Chavanne, ad Aosta. Il pedone, sbalzato sull’asfalto dopo un volo di 25 metri, aveva riportato ferite molto gravi. Il giovane investito dalla vettura, infatti, era stato ricoverato nel Reparto di Rianimazione dell’Ospedale regionale “Umberto Parini” di Aosta a causa di diversi traumi, tra cui uno cranico. I fatti risalgono al 27 dicembre del 2021, un lunedì, quando Eric Brunelli alla guida della sua monovolume, un Fiat Ulysse, aveva travolto il 25enne ed era poi fuggito, presentandosi solo il mattino dopo dai carabinieri. L’incidente era stato rilevato dagli agenti della Polizia locale che, subito dopo averne ricostruito la dinamica, si erano messa alla ricerca del pirata della strada. Gli agenti avevano raccolto testimonianze ed avviato l’acquisizione delle immagini degli impianti di videosorveglianza presenti in zona. Ai carabinieri Eric Brunelli aveva riferito di non essersi accorto di aver colpito il pedone e di averlo capito solo dopo la lettura della notizia sugli organi di informazione. Da qui, la decisione di costituirsi.

Dalle indagini era emerso che l'imputato era sottoposto agli arresti domiciliari, con permesso per andare a lavorare, e stava rientrando a casa quando si è verificato il sinistro.

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