Scuole superiori: quasi la metà degli studenti della nostra regione ha scelto il liceo

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I dati delle iscrizioni alle classi prime delle scuole secondarie di secondo grado per l’anno scolastico 2023/2024 confermano, con il 48,8 per cento delle preferenze (dato nazionale 57,1 per cento), il primo posto dei Licei; tuttavia, rispetto al 2022/2023, si registra un calo di 1,2 punti percentuali, in controtendenza con il dato nazionale che mostra un lieve aumento.

Gli Istituti tecnici raccolgono il 28,7 per cento (dato nazionale 30,9 per cento) delle preferenze, con una lieve flessione (meno 0,6 per cento) rispetto al 2022/2023, e i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) raccolgono il 7,1 per cento delle preferenze, contro il 7,6 per cento dell’anno precedente.

Di segno opposto è il dato degli Istituti professionali, pari al 15,4 per cento, con un aumento di 2,3 punti percentuali rispetto al 2022/2023.

La sovraintendente agli studi, Marina Fey, precisa, inoltre, che nell’ambito dei Licei la percentuale più alta riguarda i Licei scientifici (15,9 per cento) che però, rispetto allo scorso anno, perdono 1,9 punti percentuali; seguono i Licei delle scienze umane (13,0 per cento), in crescita di 3,2 punti; il linguistico con il 9,7 per cento contro il 9,9 per cento dell’anno scorso; l’artistico che passa dal 6,4 per cento al 4,7 per cento; il classico che scende dal 4,4 per cento al 3,6 per cento e, infine, il musicale con l’1,9 per cento contro l’1,7 per cento dello scorso anno.

Quanto agli Istituti tecnici, le scelte sono maggiormente orientate verso il settore tecnologico: 17,5 per cento contro 11,2 per cento del settore economico. Per entrambi i settori si registra una flessione rispetto allo scorso anno.

Nell’ambito degli Istituti professionali, il dato più alto è quello dei servizi per la sanità e l’assistenza sociale (6,4 per cento, più 1,6 per cento rispetto al 2022/23), seguito dai servizi per l’enogastronomia e ospitalità alberghiera (4,6 per cento, più 0,5 per cento rispetto all’anno scorso). Cresce l’interesse per l’indirizzo di recente istituzione gestione delle acque e risanamento ambientale, mentre è in calo per il settore industria e artigianato.

«Il ruolo fondamentale della scuola nel percorso di orientamento - sottolinea l’assessore Luciano Caveri - non si deve limitare alle fasi di transizione, ma deve riguardare l’intero percorso formativo dell’alunno e deve coinvolgere in modo attivo le famiglie. Solo grazie a una scelta consapevole e ponderata, che valorizzi le potenzialità e i talenti degli studenti, si potrà contribuire a contrastare l’abbandono scolastico».

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