In Trentino campagna web a caccia di nuovi medici “Iniziativa analoga a breve anche in Valle d’Aosta”
Mancano medici e infermieri, e non solo. La carenza di personale specializzato in ambito sanitario si fa sentire in molte regioni italiane, e anche all’estero dato che Regno Unito e Svizzera hanno attivato da anni campagne di reclutamento massivo. Valle d’Aosta e Trentino, secondo i termini della loro autonomia, si stanno muovendo quasi in parallelo, scegliendo strategie e potenziando la pubblicità.
Trentino for Talent
In Trentino, la scelta è caduta su una campagna di comunicazione e promozione accattivante, denominata “Trentino for Talent | Health”, che si focalizza in particolare sui giovani medici specializzandi o specializzati e correrà principalmente sui canali digitali, web e social, ma puntando anche ad eventi, come congressi medici e altre iniziative specialistiche organizzate in Trentino e sul territorio nazionale. Si punta molto anche su direttori di unità operativa e direttori di distretto per la diffusione di materiali informativi specifici e il passaparola on e off line. «È la prima volta che investiamo in un’iniziativa di questo tipo - commenta Antonio Ferro, direttore generale dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari - e nel farlo abbiamo tenuto in considerazione principalmente 2 elementi. Anzitutto è completamente cambiata la tipologia di reclutamento: se prima si pubblicavano sul Bollettino Ufficiale Regionale le offerte di lavoro e la gente veniva, si iscriveva e dovevi solo fare selezione, oggi non funziona più così. Poi c’è un secondo elemento. Dopo il Covid il Trentino, tra i primi territori in Italia, ha dimostrato una straordinaria capacità di riadattarsi a un modello di sanità che è completamente cambiato. Il concetto di prossimità è oggi fondamentale per fare prevenzione e per assistere i malati con qualità a casa loro. Per primi abbiamo proposto una riorganizzazione che va in questa direzione. Chi decide oggi di venire a lavorare in Trentino avrà la possibilità di sperimentare questo sistema innovativo verso cui la sanità italiana si sta orientando. Questo progetto è stato un importante lavoro di squadra tra diversi soggetti istituzionali, che ringraziamo per la collaborazione e la professionalità nella consapevolezza che, nella sanità come negli altri settori, è tutto il territorio trentino che va coinvolto nell’essere attrattivo per i professionisti».
In Valle d’Aosta borse di studio e agevolazioni
«Siamo a conoscenza delle iniziative del Trentino. - spiega Claudio Perratone, dirigente della Struttura Assistenza territoriale, Formazione e Gestione del personale e coordinatore reggente del Dipartimento Sanità e salute, dell’Assessorato della Sanità, Salute e Politiche sociali - Stiamo preparando anche in Valle d’Aosta una campagna di comunicazione, a supporto delle diverse iniziative, alcune delle quali sperimentali, che abbiamo avviato negli ultimi tempi».
Ci sono borse di studio, posti riservati nei corsi di specializzazioni e accordi con enti formativi di altre regioni. «Abbiamo la lauree in infermieristica - continua il dirigente regionale - e, grazie alla legge 11 del 31 luglio 2017, c’è la possibilità per medici, veterinari e odontoiatri e di laureati non medici di area sanitaria di accedere ad una formazione specialistica, oppure ad una formazione universitaria per le professioni sanitarie. La legge però comincia ad essere datata e andrebbe aggiornata».
E’ fresca di approvazione la legge che prevede, per assunzioni in casi di rilevante carenza di personale, di saltare, o meglio rimandare la conoscenza della lingua francese. In particolare, si prevede che i candidati che non superino la preliminare prova di accertamento linguistico siano comunque ammessi alle prove successive: al termine del percorso saranno inclusi in apposite graduatorie separate che potranno essere utilizzate dall’Usl esclusivamente per assunzioni a tempo determinato, senza corresponsione dell’indennità di bilinguismo, per una durata di 36 mesi. Il personale che, entro 36 mesi, supera la prova di accertamento linguistico matura il diritto all’assunzione a tempo indeterminato.
«Per medici di famiglia, percorso che un laureato può scegliere invece della specializzazione, - aggiunge Perratone - è invece previsto un corso di 3 anni, con borsa sia ordinaria che aggiuntiva, ed è poi richiesta un’attività in Valle d’Aosta, che in genere è di 5 anni».
La campagna di comunicazione è già stata deliberata ed è ora in fase di assegnazione. Per il progetto sono stati stanziati 40mila euro e sarà indirizzato a studenti del quarto e del quinto anno delle scuole superiori per promuovere l’iscrizione ai corsi di laurea triennali delle professioni sanitarie, beneficiando di posti aggiuntivi riservati nei corsi di laurea triennali delle professioni sanitarie e dell’attivazione del corso di laurea triennale in infermieristica nella sede Aosta; a laureati in medicina e chirurgia per promuovere l’iscrizione alle scuole di specializzazione di area sanitaria, beneficiando di contratti di formazione specialistica aggiuntivi regionali; a laureati non medici appartenenti alle categorie dei veterinari, odontoiatri, farmacisti, biologi, chimici, fisici e psicologi, per promuovere l’iscrizione alle scuole di specializzazione di area sanitaria, beneficando di posti aggiuntivi riservati nelle scuole di specializzazione di area sanitaria e delle relative borse di studio regionali; a laureati in medicina e chirurgia per promuovere la partecipazione al concorso per l’accesso al corso triennale di formazione specifica in medicina generale organizzato dalla Regione Valle d’Aosta, in collaborazione con l’Usl VdA, beneficiando di borse di studio ordinarie e di borse di studio aggiuntive regionali. Inoltre la comunicazione sarà rivolta, in modo secondario, anche ai familiari dei professionisti.