Il Circolo Numismatico cerca nuovi soci tra i giovani

Il Circolo Numismatico cerca nuovi soci tra i giovani
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Il Centro Numismatico Valdostano intende, nel corso di quest'anno, mettere in campo nuove iniziative per far conoscere la numismatica e far tornare, soprattutto nei giovani, l'interesse e la passione per il collezionismo in considerazione della sua importanza culturale. Il presidente Ettore Calchera, a tal proposito, annuncia che «Il Centro Numismatico Valdostano è disponibile ad offrire il supporto iniziale occorrente a quanti desiderano approfondire la conoscenza numismatica per poter in seguito iniziare una raccolta. A tal fine il Centro, che ha sede in via Monte Pasubio ad Aosta, ha costituito una preziosa biblioteca di numismatica composta da oltre 1.800 volumi, a disposizione dei soci per lo studio e la classificazione delle monete di tutto il mondo».

Un percorso intrapreso con l’appuntamento di giovedì 9 febbraio, quando il Centro Numismatico Valdostano ha illustrato la storia della moneta davanti a un pubblico numeroso, attento e interessato, dell'Università della terza Età, nel salone del Municipio di Châtillon. I relatori erano il presidente del Centro Ettore Calchera, il vice presidente Silvio Mazzarello e il consigliere Pablo Giacosa, autore di pubblicazioni e di articoli di numismatica su varie riviste del settore. Ettore Calchera ha parlato della nascita di questa Associazione culturale, fondata nel 1958 da 2 studiosi appassionati collezionisti: Giovanni Calchera - padre dello stesso Presidente del Centro Numismatico Valdostano - e Mario Orlandoni. Quest’ultimo, illustre ricercatore, è stato molto utile alla Regione Valle d'Aosta per la classificazione dei numerosi reperti rinvenuti nei vari scavi archeologici e per la classificazione del patrimonio numismatico di proprietà regionale che da anni attende la realizzazione di un museo che ne consenta la conoscenza al pubblico.

«La vita di un Circolo numismatico oggi è complicata perché i giovani non sentono più interesse per il collezionismo, le moderne tecnologie li impegnano a tempo pieno. - ha commentato Ettore Calchera - Inoltre la numismatica richiede un notevole impegno culturale in quanto è una scienza che esige la conoscenza approfondita di storia, geografia, arte ed economia. La passione per la numismatica richiede anche tempo per curare una collezione, per catalogare e classificare le monete, per la loro ricerca, per scambi con altri collezionisti e ancora per la partecipazione a convegni, mostre-mercato per allargare la propria conoscenza e intrattenere rapporti con numismatici di altre regioni o nazioni e per arricchire la propria collezione».

Ettore Calchera ha quindi ricordato che con l'adozione dell’euro, per 27 stati europei si è ridotta la diversità di monete da Stato a Stato. Inoltre con l'utilizzo sempre più generalizzato delle carte di credito, anche per importi minimi, sono proprio le monete, impiegate come spiccioli, a non essere più necessarie.

Manifestando la speranza che, nonostante tutto, resti sempre qualcuno interessato a mantenere il ricordo e la testimonianza delle varie monetazioni, il Presidente ha ceduto la parola al suo vice Silvio Mazzarello e al consigliere Pablo Giacosa per una lezione sulla storia della moneta. Al termine, i presenti hanno potuto esaminare da vicino le monete citate dai 2 relatori nei loro interventi.

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