Un nuovo progetto per evitare lo spopolamento della montagna

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La Giunta regionale ha approvato la partecipazione della Regione alla proposta progettuale dal titolo «VIE - Nuove Vie per la vita in montagna - De nouvelles voies pour la vie en montagne» nell’ambito del programma Interreg VI-A Francia-Italia Alcotra 2021-2027.

«L’obiettivo del progetto - evidenzia l’assessore Carlo Marzi - è di rafforzare lo sviluppo delle comunità montane e rurali sfruttando i vantaggi offerti dalla digitalizzazione, rendendo maggiormente attrattive le località con una forte caratterizzazione naturalistica e culturale che rappresentano un atout e una ricchezza della nostra regione anche attraverso nuove modalità di lavoro. L’intento è di coniugare le possibilità di lavorare a distanza, ad esempio nelle modalità di smartworking, con l’opportunità di vivere al meglio il territorio, favorendo le condizioni per mantenere ospitalità e insediamenti di medio e lungo periodo delle persone che utilizzano i servizi digitali. In quest’ottica si rende, quindi, fondamentale promuovere la messa in rete degli attori economici del territorio, facilitare l'accesso ai servizi pubblici e le interazioni tra pubblica amministrazione, imprese e cittadini, in particolare nelle aree alpine a più bassa densità di popolazione in un’ottica inclusiva attenta ad anziani, persone in cerca di lavoro, persone con disabilità e a generale rischio di esclusione».

La proposta progettuale, della spesa complessiva indicativa di 2 milioni di euro, vede la partecipazione della Regione - attraverso le Strutture Sistemi tecnologici dell’Assessorato Finanze, innovazione, opere pubbliche e territorio e Promozione e progetti europei per lo sviluppo del settore turistico dell’Assessorato Beni culturali, turismo, sport e commercio - in partenariato con la Fondation Grand Paradis, capofila del progetto, i Comuni francesi di Les Echelles e Saint Gervais, Auvergne Rhône Alpes Tourisme e la società cooperativa Agora Guiers.

La proposta indica la spesa destinata a favore della Regione in 150 mila euro, di cui 120 mila euro (per l’80 per cento) a carico del Fondo europeo per lo sviluppo regionale FESR ed 30 mila euro (per il 20 per cento) a carico del Fondo di rotazione statale, di cui alla legge 183/1987.

«Si tratta di un’opportunità interessante per favorire il permanere nelle zone di montagne della popolazione valdostana che rischiano di spopolarsi. - sottolinea l’assessore Jean-Pierre Guichardaz - Una situazione favorevole allo sviluppo e all’evoluzione del turismo e della promozione del territorio che permetterà la possibile nascita di nuove professionalità legate al mondo della montagna».

«È un filone seguito da diverse piste con i fondi comunitari. - precisa l’assessore Luciano Caveri - Serve a riflettere e ad operare a favore del ripopolamento della montagna, laddove colpita da un micidiale uno-due: prima lo spopolamento e ora il calo demografico. Ci vuole un lavoro paziente e ben fatto per invertire senza rassegnarsi a queste tendenze e il digitale aiuterà ad avere nuove famiglie che scelgono la vita migliore rispetto alle grandi città che i nostri paesi di montagna possono garantire. Le Alpi, per fortuna, stanno lavorando assieme sul tema attraverso differenti programmi che convertono alla ricerca di un buon risultato».

«Questo progetto permette di sviluppare un modello sociale virtuoso - afferma Corrado Jordan, presidente di Fondation Grand Paradis - che sarà capace migliorare l'integrazione tra turismo e l'attività lavorativa. In tal senso sarà necessario conoscere le dinamiche della mobilità lavorativa, creare i presupposti in termini di servizi e infrastrutture per rendere maggiormente attrattivi i territori coinvolti dal progetto, anche sperimentando soluzioni per conciliare l'attività lavorativa con quella turistica».

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