A Valpelline l’ultimo saluto a Quinto Jayer Per quarant’anni fu custode del Convitto

A Valpelline l’ultimo saluto a Quinto Jayer Per quarant’anni fu custode del Convitto
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Ha destato cordoglio nella Valpelline - della quale era originario - e ad Aosta, dove viveva, la scomparsa di Quinto Jayer, per tanti anni custode al Convitto Federico Chabod. Nato a Valpelline il 23 luglio del 1950, gran parte della sua infanzia e della giovinezza l'ha vissuta con la zia Lea, sorella del papà Lorenzo, e con la cugina Vanna Farinet tra Saint-Rhémy-en-Bosses e Aosta.

Dopo aver terminato gli studi liceali in Seminario, aveva conseguito il diploma di Infermiere professionale, lavoro che però non svolse essendo stato già assunto in precedenza come custode al Convitto regionale Federico Chabod. Durante i quasi 40 anni di servizio nella struttura, è stato molto apprezzato e benvoluto sia dai colleghi che dai numerosi studenti, per la sua disponibilità e l’elegante gentilezza. Negli anni non si è fatto mancare qualche bel viaggio in giro per il mondo, la sua grande passione.

Dopo la pensione nel 2014, ha continuato ad impegnarsi per il prossimo svolgendo servizio di volontariato alla Caritas. Ogni Natale, prima di recarsi a pranzo dai parenti, non mancava di servire prima il pasto alla Tavola Amica dove era considerato da tutti un valido aiuto ed era apprezzato per la sua grande generosità.

Benché non si fosse mai sposato, qualche anno fa ha voluto costruire anche lui una famiglia, adottando Basid, un bravissimo ragazzo originario del Bangladesh che aveva conosciuto ad Aosta. Basid gli ha voluto bene fin da subito e gli si è molto affezionato creando una relazione di padre e figlio diventata molto importante anche se non c'era legame di sangue. Quinto sarebbe diventato nonno nel prossimo mese di marzo.

Sabato 4 febbraio, senza nessun preavviso, Quinto ha intrapreso il suo ultimo viaggio. I suoi funerali sono stati celebrati lunedì scorso a Valpelline.

Rimarrà lo “Zio Quinto” per tutti al villaggio di Vernosse, ad Oyace, paese al quale era molto legato e dove risiede la famiglia della sorella Ivetta. Oltre a lei e al figlio Basid, lascia i fratelli Vera, Danilo e Rita e la cugina Vanna Farinet.

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