L'associazione Andata e Ritorno Grand Paradis può contare su una nuova auto attrezzata
Un aiuto in più per un servizio che cresce, anno dopo anno. L'associazione Andata e Ritorno VdA Grand Paradis, che grazie ai suoi 16 volontari offre un servizio di trasporto destinato alle persone con disabilità e in difficoltà residenti nei Comuni dell'Unité Grand Paradis o ad Aosta, può contare su un'auto attrezzata per il trasporto delle persone in carrozzina nuova di zecca. Il mezzo, un Fiat Doblò costato circa 31mila euro, è stato acquistato grazie ad un contributo di più di 20mila euro della banca Unicredit, attraverso il progetto Carta Etica. La somma mancante è stata coperta con le risorse del fondo «Oggi per domani per il durante e dopo di noi» che il Co.Di.VdA, il Coordinamento disabili Valle d'Aosta, detiene alla Fondazione Comunitaria.
Nell'ultimo anno, hanno usufruito del servizio, che è complementare a quello istituzionale, 681 persone residenti ad Aosta e 722 residenti nei Comuni dell'Unité per un totale di 1.403 utenti trasportati. I volontari che si occupano del servizio sono 16. «È importante che i volontari crescano altrimenti non riusciamo a crescere - è l'appello che lancia Daniela Lale Demoz, coordinatrice del servizio -. Siamo sempre alla ricerca di persone che abbiano un po' del loro tempo personale da dedicare agli altri: è fondamentale affinché queste cose si possano fare». E aggiunge: «Non ci sono ore minime da fare o giorni prestabiliti. I volontari sono liberi di esserci quando vogliono». Roberto Grasso, presidente del Co.Di.Vda, aggiunge: «Il servizio è complementare rispetto ai servizi istituzionali che già ci sono e serve ad andare a coprire quelle zone di ombra rivolgendosi anche a quelle persone che temporaneamente non sono completamente autonome. Quindi tutti potremmo essere potenziali fruitori del servizio».
E, unendosi all'appello della coordinatrice del servizio, aggiunge: «Uno dei problemi è che a fronte di una domanda significativa c'è un numero abbastanza limitato di volontari». Tra i punti di forza c'è invece «il rapporto che si instaura tra il componente del servizio e il volotario: - spiega Roberto Grasso - si crea un'empatia particolare che valorizza questo tipo di servizio». Chiude Marco Borgione di Unicredit: «Siamo contenti che l'acquisto di questo mezzo sia stato possibile anche grazie ad un nostro contributo, che poi è un contributo dei nostri clienti».