Un “grattacielo” di nove piani a Cervinia Sarà costruito al posto dell’ex Hotel Fosson
Fa discutere la nuova struttura residenziale denominata “The Stone” che sarà costruita per conto del Gruppo VICO di Hône - con la collaborazione progettuale degli studi Peluffo & Partners di Genova e Bettiol Architecture di Aosta -, a Breuil-Cervinia alle spalle della via centrale, all’interno dello spazio occupato dall’ex Hôtel Fosson, chiuso da poco più di un anno.
I lavori di costruzione del “The Stone” - che ha ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie, compresa quella della Soprintendenza ai Beni culturali - il cui progetto prevede la predominanza della pietra con grandi superfici in vetro, inizieranno a fine aprile prossimo e dovrebbero essere conclusi nell’autunno 2024. L’edificio si svilupperà da sud, aprendosi verso il Cervino: a valle saranno disposti il corpo scale e l’ascensore e, allargandosi a mano a mano, i vari spazi interni agli appartamenti, divisi su 2 unità - eventualmente accorpabili - per i primi 3 piani, su un’unica unità per i successivi 4 livelli e su 2 altre unità per gli ultimi 2 piani. Si tratta, dunque, di un edificio di lusso con tanto di posti auto coperti, in forma di piccola torre e che si svilupperà su un piano terra e 7 piani più 2 penthouse (appartamenti extra lusso con grandi terrazzi) al penultimo piano e in copertura, immaginato come un museo a cielo aperto sulle grandi montagne della Valtournenche per “parlare”, interagire ed avere un linguaggio che sappia esprimere appartenenza al futuro.
Una struttura di ben 9 piani, quindi molto moderna che però non piace a tutti, come traspare da recenti commenti anche parecchio critici sulla pagina Facebook “Sei di Breuil Cervinia se...”.
«L’edificio - sottolineano dall’impresa VICO - rappresenta una straordinaria occasione di proporre un’immagine di Cervinia che vada oltre la funzione e la proprietà dell’edificio e diventi referenza architettonica. Abbiamo pensato che, con umile coraggio, nella sinestesia creativa della metafora, l’edificio dovesse sia guardare e vedere il Cervino, che dialogare con lui con appartenenza! Cervinia non è nuova a interventi di visione architettonica innovativa che sia costruita per guardare questa meravigliosa montagna e allo stesso tempo reclami una maggiore enfasi su aspetti identitari declinati con linguaggio dialettale e internazionale, come negli importanti casi della Casa del Sole di Carlo Mollino, dell’Albergo/Rifugio Pirovano di Franco Albini, del Condominio Giomein di Mario Galvagni, del Condominio Cielo Alto di Roberto Dolza e della Casa dello scalatore di LCA architetti, che evidenziano architetture che hanno sperimentato tipi edilizi, materiali, sistemi costruttivi, dialogo con il paesaggio e la natura, all’interno dell’abitato».
«Crediamo fortemente nella località di Cervinia - commenta Ezio Colliard, amministratore unico della VICO - dove da anni investiamo importanti risorse finanziarie e know-how tecnologico, come da ultimo nelle operazioni del Grand Hôtel Cervino e nell’edificio Flora Alpina, prossimo al completamento. Cervinia è secondo noi in grado di competere ai massimi livelli nell’attrazione del turismo internazionale di qualità, grazie alla bellezza ambientale, allo straordinario comprensorio sciistico e all’offerta di non solo sci che vede nel golf, nel ciclismo e nel trekking proposte molto attrattive. Naturalmente, bisogna proporre soluzioni ricettive e residenziali in linea con i più alti standard di qualità progettuale, tecnica e abitativa, e questa è la filosofia alla base di “The Stone” nella cui concezione abbiamo assunto come priorità la riduzione della pianta a terra dell’edificio esistente, portando l’impatto di ingombro al suolo ridotto a circa il 50 per cento di quello attuale».