Gli artigiani premiati
È un traguardo importante, per gli artigiani, ottenere il premio “Nozze d’oro con la Fiera”: hanno compiuto 50 e più anni di partecipazione Giorgio Broglio, Giuseppe Buillet, Silvano Ferretti, Bruno Fusinaz, Paolo Henriod, Marco Joly, Firmino Lasagna e Guglielmo Pramotton. Il premio è stato assegnato loro nell’evento finale di martedì 31 gennaio, alla presenza del presidente della Regione e assessore allo Sviluppo economico, Formazione e Lavoro Luigi Bertschy.
Il premio Ivat “Amédée Berthod”, all’espositore con meno di 25 anni, è andato a David Battendier, mentre Marino Desaymonet ha ricevuto il riconoscimento attribuito dall’Assessorato dell’Agricoltura e Risorse naturali per la ricerca e la precisione nel realizzare attrezzi agricoli. Il premio “Robert Berton”, al decano degli espositori non premiato negli ultimi 5 anni, è stato assegnato a Luigi Marquis, mentre il “Pierre Vietti” del Comité des Traditions Valdôtaines è stato dato a Romano Hugonin, per aver realizzato una composizione che «Esalta il rapporto fra la luna e il lupo, re degli animali selvatici dei nostri boschi», con una menzione speciale anche per Domenico Minniti e Giorgio Broglio.
Il corso di scultura di Fénis è stato premiato con il “Carlo Jans”, dedicato ai corsi regionali, mentre lo stand più bello è stato quello di Gianfranco Anzola, che ha riutilizzato parti di vecchi archi in noce e di una mangiatoia per capre. L’atteso “Prix de la Ville d’Aoste” intitolato a Franco Balan è stato consegnato a Bruno Diémoz che, «Proprio come Balan, ha la capacità di vedere nella materia le forme che permettono, con tocchi di colore, di trasformare pezzi di legno in opere d’arte». Manuel Baravex ha ricevuto il “Prix Savt - Foire de Saint-Ours” per la sua opera “Le conseil”, mentre il premio “Domenico Orsi”, sul tema del dono, è andato a Erick Bionaz per “Il mendicante”. Inoltre una menzione è stata assegnata a Cristian Gallego Selles per la sua “cartolina di memoria”. L’opera in legno a tema religioso che ha ricevuto il premio “Don Garino” è il Sant’Orso di Michele Turco, rappresentato in forma di tatà. È nuovo il Prix EnfanThéâtre, in collaborazione con l’Assessorato dell'Istruzione, Cultura e Politiche giovanili del Comune di Aosta: i piccoli giurati hanno scelto “Wild pop-up” di Michel Rosset, che rappresenta un libro aperto da un bambino curioso che decide di scoprire nuovi mondi attraverso la fantasia dell'arte, nella sua stanzetta illuminata da una candela.
Spicca Guido Diemoz e ottiene il Prix La Saint-Ours. Gli altri finalisti erano Giangiuseppe Barmasse, Giuseppe Binel, Erick Bionaz, Ferdinando Casetta, Ornella Cretaz, Marco Joly, Giorgio Giuseppe Perin Riz. L’opera di Guido Diémoz di quest’anno è intitolata “La latteria”: una scultura in noce di grandi dimensioni che ha presentato alla Fiera di Sant’Orso accompagnata da una poesia di Umberto Druschovic. La giuria ha apprezzato in particolare «La sua capacità di rappresentare la fatica e lo sforzo collettivo dei valdostani nell’ambiente alpino, magnifico ma ostile».