Zona franca, gli indipendentisti portano la questione a Roma
La zona franca in Valle d'Aosta e la sua applicazione. Una delegazione di Pays d'Aoste Souverain, partito indipendentista valdostano, composta dalla vicepresidente Daniela Amato e dal responsabile politico Christian Sarteur, ha incontrato nella mattinata di mercoledì scorso, 1° febbraio, a Roma il capo di gabinetto del presidente del Consiglio dei ministri, Gaetano Caputi. L'incontro è stato organizzato a seguito di una lettera inviata dalla vicepresidente Amato al presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Sul tema della zona franca, Gaetano Caputi «si è espresso favorevolmente - si legge in una nota -, colpito dalla completezza del dossier “Riflessioni e leggi per l'applicazione di un diritto violato: Zone Franche”», redatto da Pays d'Aoste Souverain e esposto sinteticamente da Daniela Amato. Christian Sarteur ha invece analizzato la situazione attuale, «entrando nel merito della necessità di avere una fiscalità basata sul 'disegno di Livigno'», ovvero una «zona franca doganale integrale».
«Tutto ciò - prosegue la nota - per garantire un costo della vita pari a altre realtà più agevolate dalla realtà morfologica, evitando così lo spopolamento delle montagne con conseguente degrado del territorio e avvilimento della popolazione costretta a emigrare». Il responsabile politico di Pays d'Aoste Souverain ha anche sottolineato «l'opportunità di nuovi investimenti in Valle d'Aosta evitando l'emorragia verso paesi dell'est e la Cina e la sinergia tra economia e cultura, quindi la peculiarità linguistica». L'incontro si è concluso con l'impegno, da parte del capo di gabinetto, di «sentire il ministro Calderoli e il ministro Giorgetti per una potenziale applicazione della norma».
Proprio sulla zona franca e su quanto è stato illustrato a Roma il movimento organizza una serata all’Hotel Valdôtain di Villeneuve venerdì prossimo, 10 febbraio, alle 18.30.