Geenna, la Corte d’Appello nega la libertà a Prettico e Giachino

Geenna, la Corte d’Appello nega la libertà a Prettico e Giachino
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L’ex consigliere comunale di Aosta Nicola Prettico e l'ex dipendente del Casinò di Saint-Vincent Alessandro Giachino, sottoposti a custodia cautelare nell'ambito del processo seguito all'inchiesta Geenna su una presunta locale di 'ndrangheta ad Aosta, restano in carcere. La Corte d'Appello di Torino, infatti, ha negato la remissione in libertà chiesta dai loro difensori: l'avvocato Guido Contestabile per Nicola Prettico e i legali Claudio Soro e Francesca Peyron per Alessandro Giachino. La revoca della custodia cautelare era stata proposta dopo l'annullamento con rinvio della sentenza di secondo grado deciso dalla Cassazione martedì 24 gennaio scorso.

L'istanza era legata al fatto che sabato 22 aprile prossimo scadrà l'ordine di carcerazione provvisorio disposto dalla Corte d'Appello di Torino, che li aveva condannati a 8 anni di reclusione ciascuno. Entro quella data - secondo i difensori - è impensabile definire il processo di cui la Cassazione ha disposto il rinvio ad altra Sezione.

L'avvocato Guido Contestabile ha deciso di fare appello al Tribunale del Riesame. La difesa del ristoratore Antonio Raso, assistito dagli avvocati Ascanio Donadio e Antonio Siciliano, non ha al momento presentato l'istanza. La Corte di Cassazione ha annullato per la sentenza che ha condannato a 7 anni l’ex assessora comunale di Saint-Pierre Monica Carcea (accusata di concorso esterno in associazione mafiosa). Invece il verdetto che in secondo grado ha assolto definitivamente l’ex assessore al Comune di Aosta alle Politiche sociali e ex consigliere regionale dell’Union Valdôtaine Marco Sorbara, che era difeso suo fratello Sandro, è stato reso definitivo.

Nicola Prettico

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