Issogne, allarme per la carenza idrica: tra i progetti anche un test sperimentale per individuare le perdite
Nella serata di martedì scorso, 24 gennaio, alcune case della località Sommet de Ville di Issogne sono rimaste senz’acqua potabile. L’allarme idrico era già stato lanciato dall’Amministrazione nelle settimane precedenti e alcuni giorni prima erano stati effettuati piccoli prelievi nella vasca di emergenza.
«La situazione è rientrata presto nella normalità - dice il sindaco Patrick Thuégaz - ristabilendo l’accumulo di acqua nella vasca principale attraverso quella di riserva. Abbiamo anche attivato le autobotti dei Vigili del Fuoco per riempire le vasche e mantenere i livello. Di certo questo dimostra la vetustà dell’acquedotto su cui abbiamo aumentato il numero di progetti necessari». Sono 8 gli interventi che l’Amministrazione comunale avvierà per ristrutturare l’intera rete che, prosegue il Sindaco, «Saranno completati nel giro di qualche anno, alcuni dei quali a breve ed altri a lungo termine». Gli ultimi riguardano, ad esempio, le criticità idriche nella località di Mure dove, vista la vicinanza al Comune di Champdepraz, si sta valutando un collegamento tra gli acquedotti dei 2 paesi oltre al rifacimento di una dorsale per migliorare l’intera rete. «Issogne conta più di 50 fontanili - aggiunge Patrick Thuégaz - e alcuni dovranno essere chiusi. Di certo, 25 saranno completamente ristrutturati. Inevitabili, poi, gli interventi su piccoli settori localizzati dove ci sono perdite». L’invito alla popolazione, in questa situazione che è aggravata dalla scarsità di precipitazioni, è di limitare il consumo di acqua al minimo indispensabile. «In primavera - annuncia concludendo il Sindaco - sarà avviata una sperimentazione con una società di Padova per la ricerca appunto di perdite di acqua tramite una tecnologia che, nata nel settore agricolo, è stata sperimentata nelle reti di grandi città italiane. Il nostro Comune sarà così un sito-test sperimentando, quindi, questa tecnologia su un territorio, quello valdostano, che è più complesso nelle sue reti idriche».