Giornata della memoria: spettacolo teatrale “Tre donne nell’inferno dei lager”
Da un'idea nata dall'associazione “Amici Tour de Villa”, le donne dell'Anpi, in collaborazione con l'associazione Dora - Donne in Valle d'Aosta e le donne dello Spi-Cgil e grazie al patrocinio del Comune di Saint-Christophe, organizzano, in occasione della Giornata della Memoria, “Tre donne nell’inferno dei lager”, uno spettacolo teatrale dedicato a Ida Desandré, deportata e indimenticata testimone. L’appuntamento è alla Biblioteca di Saint-Christophe oggi, sabato 28 gennaio, alle 18.30. Lo spettacolo teatrale, nato da un’idea di Maria Grazia Pierini e reso nella forma del teatro-canzone, si basa sui testi scritti da Roberto Curatolo e da Katia Pezzoni, tratti da testimonianze dirette delle deportate o dei loro parenti, o ricavate dal libro “L’erba non cresce ad Auschwitz” di Mimma Paulesu Quercioli e narra la drammatica storia di tre giovani donne che finirono deportate ad Auschwitz. Due erano operaie in grandi ditte dell’epoca, la Bassetti di Rescaldina e la Caproni di Milano: furono prelevate dai posti di lavoro e inviate nei campi di sterminio per una ritorsione dei nazifascisti conseguente ai grandi scioperi che nelle loro aziende si erano tenuti nel marzo del ’44, scioperi ai quali, peraltro, non avevano neppure partecipato. La terza, una giovane sarta ebrea italo-ungherese, fu deportata ad Auschwitz con tutta la sua famiglia. Le tre giovani raccontano in prima persona le loro tragiche giornate nell’inferno di Auschwitz e dei successivi campi in cui furono trasferite. Le accomuna un identico destino: l’ingiusta deportazione, l’orrore di quanto vissuto in quei lunghi mesi, l’essersi miracolosamente salvate, l’amarezza di un difficile ritorno. Sul palco le attrici Katia Pezzoni, Silvia Sartorio e Federica Toti daranno voce alle tre deportate. Saranno accompagnate dagli inserti e dalle sottolineature musicali di Francesco K Epiro alle tastiere e di Maria Rita Briganti alla voce. La regia e la direzione artistica sono di Roberto Curatolo.