Restauro dei beni culturali di interesse religioso, dalla Regione contributi per oltre 600mila euro
Sono stati approvati tutti i 9 progetti, presentati nell’ambito del protocollo d’intesa tra tra la Regione autonoma Valle d’Aosta e la Diocesi di Aosta per il 2022-2023, secondo le provvidenze definite nella legge 27 del 1993, per il restauro e la conservazione del patrimonio edilizio artistico, storico ed ambientale. In alcuni casi i lavori sono già avviati, in altri potrebbero esserci conguagli in base alle spese effettive, in altri ancora il contributo è stato ridiscusso alla luce dei vincoli di legge o della presenza di altri finanziatori. La legge regionale copre infatti fino all’80 per cento della spesa e ad un massimo di 300mila euro. Con la deliberazione recentemente approvata sono stati quindi messi a disposizione 647.894,3 euro.
Beni architettonici
La prima categoria di interventi riguarda il restauro di parti di edifici ecclesiastici. Per il restauro della copertura della chiesa parrocchiale Santissima Trinità a Tache di Gressoney-La-Trinité, il contributo relativo all’anno 2022 è di 105.839 euro e copre circa il 46 per cento della spesa. Per il restauro del campanile meridionale e degli absidi della Cattedrale di Aosta, intitolata a Santa Maria Assunta e a San Giovanni Battista, sono stati impegnati 200mila euro sul 2022 e 100mila per il 2023, pari al 47 per cento dei costi totali. Per il restauro del Santuario di Notre-Dame des-Grâces e del primo lotto delle stazioni della Via Crucis, nella Parrocchia di San Michele Arcangelo a Gaby, il contributo arriva al massimo permesso, l’80 per cento, ed è ripartito in 85.597 euro sul 2022 e 16.600 euro sul 2023, così come per il restauro del primo lotto della Cappella della Madonna delle Grazie e dell’Addolorata a Gressoney-Saint-Jean, per 69.736 euro.
Beni storico artistici
L’altro importante capitolo di investimenti riguarda i beni storico artistici, oggetti sacri, dipinti o altre forme di arte sacra: spesso si tratta di operazioni di pulitura e di interventi conservativi del patrimonio conservato nelle chiese valdostane. Il restauro della decorazione pittorica presente sulle pareti, nella volta e nel sottarco del presbiterio, nella chiesa parrocchiale di San Maurizio a Sarre, il contributo è di 31.014 euro. La cassa reliquiario di San Grato, nella Cattedrale di Aosta, è già tornata nella teca di vetro della cappella laterale, ma le spese saranno coperte solo ora. Il reliquiario è stato portato in processione, come da tradizione, nel giorno del patrono, mercoledì 7 settembre, e poi è tornato per qualche tempo alle cure dei restauratori, che hanno aperto e pulito anche le stoffe e il legno presenti all’interno. Per l’intervento, dal momento che il restauro ha beneficiato anche dei fondi della Cei e quelli della Fondazione Crt, il contributo regionale è del 30 per cento, pari a 8.314 euro.
Restiamo in Cattedrale per il restauro del dittico in avorio di Anicio Probo, coperto dal contributo per l’80 per cento, pari a 1.497 euro. Si tratta di un dittico consolare, considerato anzi il più antico conservato fino ad ora: nel 406 il senatore Anicio Petronio Probo, che quell'anno ricopriva la carica di console, fece produrre e distribuire questi oggetti di lusso, con la particolarità di rappresentarvi non se stesso ma l’imperatore Onorio, per celebrare la vittoria sui Goti nella battaglia di Fiesole, quella stessa estate.
Un contributo, sempre per l’80 per cento (10.851 euro), è assegnato anche al consolidamento delle porzioni dipinte della decorazione murale nella Ex Prevostura, che diventerà la Casa della Carità, accanto alla Cattedrale.
Infine, la parrocchia di San Vittore a Roisan riceve 18.444 euro quale sostegno per il recupero della decorazione pittorica delle volte delle navate laterali.