Solidarietà alla giornalista vittima di segnalazioni all’Ordine per avviare una sanzione disciplinare
«Per mettere in difficoltà i giornalisti e cercare di fermare il loro lavoro non erano sufficienti le “querele bavaglio” e ora nascono le “segnalazioni disciplinari bavaglio”, nuovo strumento a costo zero e per questo ancora più insidioso». Lo denuncia l'Associazione stampa valdostana precisando che il fenomeno si verifica «Anche a causa della compiacenza, ancorché inconsapevole, degli organismi di autodisciplina dell'Ordine dei giornalisti». Il caso riguarda una giornalista nei cui confronti è stato avviato un procedimento disciplinare «Nonostante si sia limitata a fare il suo mestiere». Procedimento che nei giorni scorsi è stato archiviato. «Tutto è nato - si legge in una nota dell’Associazione stampa valdostana - da una serie di segnalazioni fotocopia, arrivate nella forma del “mail bombing” all'Ordine e al Consiglio di disciplina stesso. La collega è stata ritenuta “colpevole” di aver scritto dell'obbligo vaccinale contro il Covid-19 e degli operatori sanitari che non si erano sottoposti alla vaccinazione. Il caso è stato portato alla disciplinare da un gruppo organizzato di cittadini, contrari alla certificazione vaccinale, che ha preso di mira la collega più volte, anche con plateali “comizi” in piazza, e che poi ha puntato il dito contro di lei con questa formula finora inedita».
Secondo l'Associazione stampa valdostana «In caso di segnalazioni (anche anonime) in forma di copia-incolla, il Consiglio di disciplina dovrebbe fare un'immediata riflessione sulla loro attendibilità: in questo caso, non solo le segnalazioni non sono finite nel cestino, ma il fascicolo che ne è nato è stato analizzato e non è stato archiviato. Il consiglio di disciplina ha proceduto, affidando l'istruttoria a un collegio di tre giornalisti, a convocare la collega, costringendola a impiegare tempo e denaro in una difesa da accuse manifestamente infondate, a rivolgersi a un legale. L'archiviazione del procedimento è più che mai tardiva e la sola sua apertura crea un precedente grave».