Reato prescritto: prosciolto dall’accusa di aver tentato di uccidere la moglie

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Il Tribunale collegiale di Aosta (presieduto da Eugenio Gramola, giudici a latere Marco Tornatore e Luca Fadda) ha prosciolto un uomo di 43 anni accusato di tentato omicidio della moglie. La Procura aveva chiesto una condanna a 15 anni di reclusione. L’imputato, residente ad Aosta e originario del Marocco, si trova recluso in carcere. 2 gli episodi contestati: uno strangolamento, risalente al 22 dicembre 2021, e un tentativo di intossicazione della donna con l'accensione di un braciere in casa, nel 2007. Per il primo fatto i giudici hanno disposto il non doversi procedere dato che per lo stesso fatto, diversamente qualificato, era già in corso un altro procedimento. L'altro episodio invece è stato riqualificato in lesioni personali aggravate, con conseguente caduta in prescrizione del reato. Le contestazioni formulate dal pm Manlio D’Ambrosi erano emerse durante il processo per maltrattamenti al termine del quale, nell'aprile 2022, l'uomo era stato condannato a 5 anni e 6 mesi di reclusione. La donna aveva raccontato agli investigatori di essersi sposata nel 2005 in Marocco con un matrimonio combinato. 2 anni dopo era arrivata in Valle d'Aosta, dove ha lavorato come badante. Il marito l'aveva poi raggiunta.

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