Reines, niente “notturna” di Ferragosto all’arena I comitati diventano 36: nasce quello di Bionaz
Sono 2 le novità del calendario 2023 delle batailles de reines, approvato durante l’assemblea dell’Association di lunedì scorso, 16 gennaio. La prima salta subito all’occhio: il combat di Ferragosto non sarà come ormai tradizione all’arena Croix-Noire di Aosta in notturna ma si terrà a Breuil-Cervinia. La seconda: domenica 20 agosto farà il suo debutto l’incontro di Bionaz in seguito alla nascita di un nuovo comitato zonale, il 36esimo del circuito. Il concours prenderà il via domenica 19 marzo a Montjovet per concludersi con la Regionale di domenica 22 ottobre. Non mancheranno il Combat de l’Espace Mont Blanc che si disputerà domenica 17 settembre nel Vallese svizzero né il Confronto interregionale e il Combat des deuxièmes veaux la vigilia della finalissima sabato 21 ottobre.
«La “notturna” all’arena non si farà per equiparare il comitato di Aosta a tutti gli altri, che organizzano i combats a cadenza biennale. - spiega il presidente dell’Association Roberto Bonin - Inoltre la gestione delle battaglie alla Croix-Noire, finché questa verrà considerata impianto sportivo con tutte le limitazioni connesse, costa uno sproposito rispetto alle eliminatorie esterne: è da tempo che facciamo presente che esiste questa criticità. I costi lievitano e continuano ad aumentare». Anche la “notturna” di Ferragosto diventa quindi biennale? «Al momento la battaglia di Aosta è biennale, poi sarà il comitato locale a decidere dove farla: se sceglierà l’arena, dovrà però farsi carico dei relativi oneri di organizzazione (finora in capo al comitato regionale ndr). Se propenderà per un altro luogo, lo valuteremo: siamo aperti alle proposte. Per quanto riguarda quest’anno, ritengo che un’eliminatoria a Ferragosto a Cervinia sia un’occasione di grande visibilità». «Prendiamo atto e accettiamo la decisione del direttivo regionale. - commenta il delegato del comitato di Aosta Simon Charbonnier - Ora abbiamo un anno e mezzo per decidere se organizzare l’eliminatoria di Aosta in un altro prato oppure continuare a farla all’arena, anche se con le nostre risorse economiche sarà molto difficile. Dovremo fare delle valutazioni».