Addio a Dorina Savin, cuoca attivissima e generosa della colonia estiva di Chévrère
“Generoso altruismo e grande umanità”: queste parole, vergate sul diploma donatole nell’ormai lontano 1986 dall’Amministrazione comunale di Verrès, sintetizzano perfettamente le principali qualità di Dorina Savin. Per tanti adulti di oggi, verreziesi e non solo, la sua figura è anche arricchita dalla dolcezza dei ricordi d’infanzia, di quando Dorina era la regina indiscussa della cucina della colonia estiva di Chévrère, a Champdepraz. Ma Dorina fu anche catechista e volontaria in tante iniziative di solidarietà, nelle quali ha sempre messo il suo grande cuore. Si è spenta nella notte tra martedì e mercoledì scorsi, 17 e 18 gennaio.
Era nata il 5 maggio del 1928 a Cogne, paese dal quale si è allontanata presto ma a cui è rimasta sempre molto affezionata. Dopo alcuni anni di studio in collegio a Milano, tornò a vivere in Valle d’Aosta, a Verrès, dove nel 1952 si sposò con Lorenzo Vaj Piova, per tutti Renzo. Da giovane aveva lavorato alla fabbrica Guinzio & Rossi per poi gestire un negozio di agraria in via Giardini. Quando l’allora parroco don Carlo Caputi decise di organizzare una colonia estiva per i bambini della parrocchia a Chévrère, Dorina e Renzo ne divennero la colonna portante. Lei era l’attivissima cuoca, dal carattere genuino e sempre con la battuta pronta, che con i limitati mezzi a disposizione, armeggiando con mestoli e pentoloni, riusciva sempre a preparare colazioni, pranzi, merende e cene per sfamare gli scatenati ragazzi e placarne l’appetito stimolato dalle lunghe giornate all’aria aperta, tra giochi e camminate. Buona e gentile, per le tre settimane del turno della colonia diventava la nonna di tutti i bambini. Una volta alla settimana, insieme a don Carlo Caputi, andava ad Aosta all’ipermercato Gros Cidac per fare la spesa per tutti: ne tornava ogni volta madida di sudore perché il riscaldamento rotto della vecchia Citroën Dyane di don Carlo non si spegneva mai, neppure in piena estate, e la macchina diventava una fornace bollente inerpicandosi sui tornanti della salita. Piccole e divertenti disavventure che Dorina affrontava con il suo immancabile sorriso. In colonia poteva soddisfare pure la sua passione per il canto, in particolare nelle indimenticabili serate intorno al falò.
Con uno spiccato spirito di servizio per gli altri, sorretta da una fede forte e sincera, è stata dama nei pellegrinaggi dell’Oftal a Lourdes, si prodigò nella raccolta di beni di prima necessità da inviare alle missioni in Africa ed è stata membro attivo dei Volontari della Sofferenza. E’ rimasta vedova di Renzo nel 2002. Negli anni della malattia è stata accudita con amore e si è spenta a casa sua, all’età di 94 anni. I suoi funerali sono stati celebrati ieri, venerdì 20 gennaio, nella chiesa del Cuore Immacolato di Maria a Verrès. Lascia i figli Silvano con Anna Meliandi e Roberto con Paola Navillod, i nipoti Chiara - con Adriano Corigliano -, Lorenzo, Elena, Silvia e Stefano, i pronipoti Alessandro e Matteo Corigliano e il fratello Luciano.