Ettore Ronc, il sindaco che inventò il futuro di Saint-Rhémy-en-Bosses
Una vita dedicata alla comunità di Saint-Rhémy-en-Bosses di cui è stato sindaco dal 1970 al 1995. In questi 25 anni Ettore Ronc è stato sempre presente e attivo e ha costruito il futuro del suo paese, a partire dal comprensorio di Crévacol per la cui creazione si era battuto in prima persona. D’altro canto, nella sua visione di amministratore pubblico lungimirante, aveva ben chiaro che per evitare lo spopolamento erano necessari nuovi posti di lavoro legati al turismo. Ecco perché per tutti era “Il Sindaco”. Ettore Ronc, nato nel 1941, avrebbe compiuto 82 anni domani, domenica 22 gennaio. È mancato sabato scorso, 14 gennaio, all’Ospedale Beauregard di Aosta dove era stato trasferito a causa dell’improvviso aggravarsi delle sue condizioni di salute precarie da tempo. Ettore Ronc era il figlio secondogenito di Emiliano Ronc, allevatore, e di Maria Ronc, maestra di scuola elementare, che erano genitori anche di Emilia, nata per prima, e di Dino, mancati rispettivamente nel 2020 e nel 2019. Dopo il diploma alle Magistrali, Ettore Ronc fu direttore dell’ufficio Aci di Saint-Rhémy-en-Bosses dal 1966 al 1995 e poi direttore della Sisex, la società che gestisce il versante svizzero del Traforo del Gran San Bernardo, fino al 2003. Nel 1970 fu eletto per la prima volta sindaco, carica che manterrà per un quarto di secolo distinguendosi per il suo impegno in prima linea per tutte le esigenze del paese. Infatti conseguì pure la patente D per poter guidare i mezzi comunali come gli spartineve e dare il cambio ai cantonieri impegnati a sgomberare le strade in anni in cui gli inverni erano rigidi e le abbondanti nevicate non mancavano. L’impegno in politica lo vide pure candidato alle elezioni regionali del 1983 per il Partito Socialista Italiano, per poi avvicinarsi alle posizioni autonomiste. Non venne eletto ma ottenne numerose preferenze, a maggior riprova di quanto fosse stimato non solo nel suo paese. Il sogno che però più di tutti voleva realizzare era quello del comprensorio sciistico di Crévacol. Un obiettivo raggiunto con l’apertura del primo impianto di risalita nel 1984 e, l’anno successivo, del secondo che porta alla parte alta delle piste. Per questo motivo ricoprì a lungo pure la carica di presidente della società Crévacol. A lui, inoltre, si deve il referendum che portò a cambiare il nome del Comune che da Saint-Rhémy divenne Saint-Rhémy-en-Bosses. Inoltre promosse la nascita del coro Les Soldats de la Neige, attivo fino a metà degli anni Ottanta, e la prima Sagra del Jambon de Bosses, un marchio destinato a diventare famoso, nonché le centraline idroelettriche di cui aveva intuito i benefici che potevano derivare alla sua comunità. Sposato dal 22 maggio 1965 con Marie-Thérèse Bertin, insegnante di scuola materna, lascia i figli Stefania, venuta alla luce il 13 agosto 1966, bibliotecaria a Saint-Rhémy-en-Bosses, e Paolo, nato il 3 agosto 1967, pilota di linea. Il funerale di Ettore Ronc è stato celebrato da don Ivano Reboulaz lunedì scorso, 16 gennaio, nella Chiesa di Saint Léonard che è risultata troppo piccola per accogliere tutti coloro che hanno voluto salutare per l’ultima volta “Il Sindaco”.