Sci, partenza boom: crescono introiti e presenze Incrementi a due cifre nei principali comprensori

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Un fatturato di 39 milioni di euro, cresciuto del 17 per cento rispetto all'anno scorso e del 20 per cento rispetto alla media delle ultime 3 stagioni invernali, e un'affluenza di un milione e 18.186 passaggi, con aumento dell'11 per cento rispetto alla stagione passata e del 7 per cento rispetto alla media delle ultime 3 stagioni invernali: è il bilancio della prima parte della stagione turistica invernale in Valle d'Aosta, che è stato comunicato dalla Regione e dall'Associazione valdostana impianti a fune. Le cifre si riferiscono al periodo fino a domenica 8 gennaio.

«Le società di impianti a fune hanno preparato al meglio i nostri comprensori sciistici dimostrando ancora una volta un grande capacità di adattamento a situazione climatiche sempre più difficili. Questo lavoro si è tradotto nel migliore risultato di sempre in termini di fatturato ed è stato accompagnato da un elevato numero di presenze sugli impianti e sul territorio con ricadute positive per tutti gli operatori economici della filiera e del nostro sistema sci e montagna. Un risultato che dà nuovi stimoli per proseguire negli investimenti necessari a governare con politiche e strategie capaci di adattare la nostra offerta sciistica al cambiamento climatico dando corso, in accordo con i territori dei comprensori a quote più basse, a progetti che possano garantire nel medio periodo una nuova e complementare offerta di servizi» afferma l'assessore regionale con delega agli impianti a fune Luigi Bertschy.

Pila più di tutti

In particolare la Cervino spa come fatturato nel periodo preso in considerazione registra un più 12 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e nel dettaglio Breuil Valtournenche più 11 per cento, Torgnon più 21 e Chamois più 20 per cento.

La Monterosa mette a segno un più 11 per cento rispetto al 2021-22, la Pila (che oltre a quello di Pila comprende anche i comprensori di Cogne, più 15 per cento rispetto alla stagione passata, e Crevacol più 38 per cento sempre rispetto al 2021-22) segna più 24 per cento rispetto alla stagione passata: «Numeri davvero importanti, migliori anche del 2018-19 e che si avvicinano al 2019-20, che fu una stagione eccezionale» commenta il presidente della Pila Davide Vuillermoz.

Incremento del 24 per cento pure per Courmayeur, infine a La Thuile l’aumento rispetto al 2021-22 è del 19 per cento. Qui bisogna tenere conto del fatto che le vacanze natalizie sono state in parte condizionate dalla chiusura per frana della strada statale di accesso a La Thuile dal 25 dicembre, circostanza che ha limitato la frequentazione di clientela giornaliera. «Con la strada percorribile, in considerazione dell’innevamento del comprensorio, avrebbe potuto essere un inizio stagione record» segnala il presidente delle Funivie del Piccolo San Bernardo, Daniele Collomb.

Nel conteggio complessivo (quello da 39 milioni per intenderci) è presente anche la SkyWay, che fa registrare un più 36 per cento tra il 1° ottobre e l’8 gennaio.

Si conferma l’andamento delle vendite online che rappresentano quasi il 25 per cento dei biglietti totali venduti.

Ad oggi la situazione dei comprensori appare buona, anche grazie all’impiego dei sistemi di innevamento programmato che hanno consentito l’apertura pressoché integrale della maggior parte delle stazioni, assicurando un efficiente innevamento dei tracciati e garantendo i collegamenti intervallivi.

«Tali dati, seppur parziali, ci fanno sperare nella buona prosecuzione della stagione sciistica. Malgrado la complessa situazione climatica e ambientale che tutta la montagna sta vivendo, la Regione grazie a un’efficace programmazione degli investimenti sugli impianti a fune, per renderli sempre più performanti, ha potuto rappresentare una grande opportunità per il territorio, creandone le migliori condizioni per lo sviluppo socio-economico», affermano l’assessore con delega agli impianti a fune Luigi Bertschy e il presidente Avif - l’associazione che raduna i gestori dei comprensori sciistici - Ferruccio Fournier.

Maestri di sci contenti

Bilancio positivo anche per l’Associazione Valdostana Maestri di Sci. Durante le festività natalizie le scuole di sci hanno fatto registrare il tutto esaurito un po’ ovunque.

Lo sci alpino resta senza dubbio il più richiesto, si registra un notevole incremento dello sci di fondo. Il ritorno alla normalità e l’eliminazione delle restrizioni sono stati fondamentali per la categoria, che torna a sorridere anche per la presenza di numerosi stranieri. In questi giorni sulle piste di Courmayeur si registrano diversi gruppi di sciatori che arrivano dal Brasile e le prospettive restano rosee.

«I maestri di sci hanno lavorato bene ovunque e non ci possiamo lamentare, siamo fiduciosi anche per l’immediato futuro e per questo periodo post-festività. - riferisce Beppe Cuc, presidente dell’associazione - Le difficoltà legate alla neve non ci hanno dato fastidio, per questo dobbiamo ringraziare tutti i comprensori che ogni giorno hanno cercato di offrire piste in ottime condizioni. Ora attendiamo però un po’ di neve, ci accontentiamo pure di 20 centimetri alla volta, purché arrivino in modo da garantire all’intero sistema una stagione completa e regolare».

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