Assolto per la droga e il video girato sul grattacielo del Quartiere Cogne

Assolto per la droga e il video girato sul grattacielo del Quartiere Cogne
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Si è concluso con una doppia assoluzione il processo che vedeva imputato il cantante Tarik Tiouli, in arte TK, 25 anni, residente ad Aosta, già noto alle Forze dell’Ordine. Infatti martedì scorso, 10 gennaio, il giudice monocratico Marco Tornatore non ha accolto le richieste di condanna formulate dal pubblico ministero Giovanni Roteglia per le ipotesi di reato di invasione di edifici e terreni aggravata e di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. L’accusa riteneva che a Tarik Tiouli dovesse essere inflitta una pena complessiva di di 10 mesi di reclusione oltre a 2.200 euro di multa. Invece il 25enne è stato scagionato dalle imputazioni relative alla realizzazione di un video nel cosiddetto grattacielo del Quartiere Cogne, all’epoca dei fatti già inaccessibile, ed al rinvenimento in casa sua di 40 grammi di hasish.

Il giovane ha chiesto di essere giudicato con rito abbreviato, al termine del quale è stata pronunciata l’assoluzione «Perché il fatto non sussiste» rispetto al primo capo d’accusa e «Perché il fatto non è previsto dalla legge come reato» per la droga. L’accusa di invasione di edifici era legata all’attività artistica del ragazzo, in particolare al video della sua canzone “Niente credito”. Esaminando il filmato, su delega della Procura, la Polizia giudiziaria aveva segnalato che alcune scene - già al centro di varie polemiche, anche in Consiglio Valle - risultavano girate sul tetto e in altri luoghi del del grattacielo di via capitano Chamonin, ad Aosta.

Lo stabile nel Quartiere Cogne, di proprietà del Comune, dove vi erano alloggi di edilizia pubblica residenziale, in quel periodo non era più accessibile da tempo. Questo in quanto pericolante, tanto che gli inquilini erano stati trasferiti nelle nuove case popolari in vista della sua demolizione. Secondo gli inquirenti, perciò, Tarik Tiouli filmando le scene inserite nel video avrebbe violato il divieto di entrare nell’edificio. L’istigazione a delinquere era stata ipotizzata in particolare per una strofa in arabo della canzone, contenente riferimenti allo spaccio e alle modalità per vendere la droga. Non a caso il titolo del brano “Niente credito” è un'espressione usata da molti spacciatori, nel senso che quando si acquistano delle sostanze stupefacenti i consumatori devono pagare subito. Parole che però, per il Pubblico ministero, non hanno rilevanza penale, rientrando nell’esercizio del diritto di libera manifestazione del pensiero. Pertanto è stata la stessa Procura a chiederne l’archiviazione al Tribunale.

Lo spaccio di droga, invece, era stato contestato dopo una perquisizione scattata nel novembre 2021, mentre Tarik Tiouli era agli arresti domiciliari per scontare precedenti condanne. Gli agenti della Squadra Mobile della Questura avevano trovato 40 grammi di hashish già divisi in dosi, un bilancino e 2.300 euro. Per gli inquirenti, tutto ciò sarebbe stata la prova che il ragazzo trafficava stupefacenti nonostante fosse sottoposto a una misura restrittiva della libertà personale. Probabilmente, in attesa delle motivazioni della sentenza, si può supporre che secondo il giudice il quantitativo rinvenuto non sia tale da provare l’attività di di spaccio a fronte di un consumo personale. A seguito della perquisizione, Tarik Tiouli era tornato in carcere per scontare le pene a cui era stato condannato per evasione e tentata rapina.

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