Introd, fondi per i restauri alla chiesa parrocchiale

La chiesa parrocchiale di Introd è alla ricerca dei fondi necessari al restauro conservativo e all’adeguamento liturgico dell’area del presbiterio.

A dirigere i lavori sarà l’architetto Joëlle Clusaz, che in passato ha già seguito il restauro del Santuario di Machaby ad Arnad. Sono inoltre previsti il potenziamento dell’impianto di illuminazione dell’altare maggiore, la pulitura degli altari laterali, propedeutica al loro futuro costoso restauro, la predisposizione di una mensa costituita da marmo bianco di Carrara e, qualora avanzassero fondi, il ripristino dell’arredo della cappella murata, oggi adibita a deposito, con il mobilio originale e ben conservato risalente all’epoca dei Signori di Introd. Sul conto corrente parrocchiale IT 64 N 08587 31750 000060195796 è possibile donare un contributo, ammissibile, tra l'altro, tra le spese deducibili della dichiarazione dei redditi.

Citata per la prima volta in una bolla papale del 20 aprile 1176, nel corso dei secoli subì numerose modifiche e dell’epoca romanica rimangono solamente alcune tracce alla base del campanile.

L'edificio sacro, dedicato alla conversione di San Paolo, assunse il suo aspetto attuale nei primi anni del Novecento, anche grazie alla generosa e volontaria manodopera dei fedeli del luogo: nel 2005, in occasione dell’incontro tra Papa Benedetto XVI e il clero valdostano, venne presa la decisione di ridare dignità al luogo di culto, così caro ai parrocchiani. L’apposita raccolta fondi consentirà la preventiva sistemazione della zona del presbiterio, tra cui il rifacimento degli arredi e del pavimento dell’altare maggiore: risalente al tardo Seicento, è distinto da colonne tortili percorse da tralci di vite e conserva un quadro del 1695 attribuito all’artista valsesiano Giacomo Gnifeta che ritrae la conversione di San Paolo sulla via di Damasco.