Da Aosta a Capo Nord in Vespa, in Ape, in moto oppure in bici

Da Aosta a Capo Nord in Vespa, in Ape, in moto oppure in bici
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In Vespa o in moto ma anche in Ape oppure in bicicletta: Capo Nord è una meta che accende la fantasia di chi vuole affrontare un viaggio fino alla fine del mondo in cambio di emozioni uniche e indimenticabili. Un’impresa che richiede un’inossidabile determinazione e la consapevolezza di dover affrontare migliaia di chilometri con l’incognita di imprevisti e condizioni meteorologiche che possono diventare estreme in maniera repentina. Sono diversi i valdostani che hanno raggiunto Capo Nord e fra questi nel 2022 vi è Gaetano Ottavi, di Aosta, che sabato 2 luglio ha coronato il suo sogno e scattato, dopo aver ammirato il sole di mezzanotte, una foto-ricordo, assieme all’inseparabile Vespa GT 60esimo 250 del 2006, sotto il “Globo”, scultura in ferro che rappresenta un mappamondo, icona della celebre località norvegese. Partito giovedì 16 giugno da piazza Arco d’Augusto, Gaetano Ottavi è rientrato ad Aosta domenica 24 luglio, dopo aver percorso 9.877 chilometri tra andata e ritorno. Cosa si prova a compiere un’impresa simile? «Una felicità immensa. - risponde Gaetano Ottavi che si autodefinisce “vespanauta” dato che prima di questa avventura ha già compiuto decine di viaggi in Italia e in Europa - Ho cercato di essere il più fedele possibile alla tabella di marcia ma in alcuni casi sono addirittura tornato indietro per scattare delle foto a luoghi di una bellezza indescrivibile». Gaetano Ottavi aveva già tentato di raggiungere Capo Nord nel giugno 2019 ma dovette rinunciare a causa di un incidente stradale a Riga in Lettonia. In quell’occasione era con lui un altro vespista, Paolo Tedesco, che dopo questo sfortunato evento che costrinse Gaetano Ottavi a uno stop forzato fu costretto a proseguire da solo e riuscì a giungere a Capo Nord il 26 giugno, un mercoledì. «Fu un viaggio più lungo del previsto e trovai anche la neve - ricorda Paolo Tedesco - ma è un’esperienza che consiglierei a tutti perché regala emozioni impareggiabili». Quest’anno, durante il percorso immerso in paesaggi da favola, Gaetano Ottavi ha incontrato tante persone, italiane e non, con cui ha stretto amicizia. Come è accaduto, per esempio, con una coppia di anziani coniugi della Danimarca, incrociata prima di Lubecca in Germania, che a bordo di un’Ape 50 era diretta a Pontedera, in provincia di Pisa, per visitare il museo della Piaggio. Inoltre nell’andata Gaetano Ottavi a Lulea, in Svezia, ha fatto tappa con un altro aostano diretto a Capo Nord, Fabio Farina in sella alla sua Honda Cross Runner. «Tramite amici mentre ero in viaggio ho saputo che anche Gaetano era diretto alla mia stessa meta. - ricorda Fabio Farina - Così ho recuperato il suo numero di cellulare, l’ho contattato e ci siamo dati appuntamento». Fabio Farina ha poi proseguito da solo, visto che il suo mezzo era più veloce, e ha raggiunto Capo Nord venerdì 1° luglio, alle 5 del mattino. «Anche per me come per Gaetano - afferma Fabio Farina - è stato un sogno che si è realizzato e che mi ha addirittura regalato emozioni e ricordi in misura superiore a quanto mi ero immaginato».

A ottobre dello scorso anno, invece, Daniele Vallet ha concluso il suo viaggio in bicicletta di 9 mesi attraverso l’Europa. Partito il 30 gennaio 2021 con l’intento di recarsi in Africa, nella Repubblica democratica del Congo, per raccogliere fondi per donare biciclette a giovani congolesi, è stato costretto a cambiare i piani a causa della pandemia. Il progetto VeloAfrica si è trasformato in VeloEuropa. Durante il giro ha attraversato 17 Stati pedalando per circa 17mila chilometri, da Gibilterra a Capo Nord e alle Repubbliche baltiche. «Sono arrivato a Capo Nord in bicicletta il 1° agosto, era una domenica. - riferisce Daniele Vallet - Ricordo che c’era vento e faceva freddo. È stata comunque un’esperienza indimenticabile e durante il viaggio mi accampavo per la notte con la tenda che avevo con me, oppure sono stato saltuariamente ospitato da famiglie norvegesi e finlandesi conosciute durante il viaggio». Lo rifarebbe? «Sicuramente sì, anche alla luce di questa esperienza da cui ho tratto indicazioni preziose» risponde senza esitazioni Daniele Vallet.

Infine non si possono dimenticare Henry Favre e Ludovico Botalla che nel 2015 raggiunsero Capo Nord con un’Ape adattata in stile camper, con tanto di zona notte e locale cucina. Il viaggio ha portato i 2 ragazzi ad attraversare la Svizzera, la Germania, la Danimarca, la Svezia e la Norvegia fino ad arrivare al punto più a nord dell'Europa mercoledì 26 agosto di 7 anni. L’avventura di Henry Favre e Ludovico Botalla è stata seguita chilometro dopo chilometro dalla Grobehaus Production che, con il supporto della Film Commission Valle d'Aosta, ha realizzato il documentario dal titolo "cAPEnorth". «Grazie al film - ricordano Henry Favre e Ludovico Botalla - gli spettatori hanno potuto davvero sentirsi dentro quell'Ape rivivendo la nostra esperienza. Immagini inedite, racconti, storie di birre in posti unici e souvenirs del viaggio».

Ora inizia un nuovo anno e il mito di raggiungere Capo Nord stimolerà nuovamente la voglia di avventura di tanti altri valdostani.

Henry Favre
Paolo Tedesco
Daniele Vallet
Gaetano Ottavi, di Aosta, con la sua inseparabile Vespa davanti al “Globo”, scultura in ferro che rappresenta un mappamondo, icona di Capo Nord che ha raggiunto sabato 2 luglio coronando un sogno a lungo accarezzato

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