Franco Manes si è astenuto sulla Manovra

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«Ci aspettavamo che questo governo affrontasse con maggiore incisività e maggiori risorse economiche l'annoso problema della sopravvivenza dei Comuni soprattutto dei piccoli Comuni e delle cosiddette aree interne e montane». Lo dice il deputato valdostano Franco Manes che bolla come «poco coraggiosa» la manovra del governo Meloni, approvata in Parlamento. Sul documento Franco Manes si è astenuto. «Abbiamo cercato con grande onestà intellettuale di tarare gli emendamenti su tematiche di interesse generale e anche specificatamente di interesse delle nostre Regioni di appartenenza», ha detto nel suo intervento in aula a nome delle gruppo misto delle minoranze linguistiche. Per Franco Manes, sono «ottimi i provvedimenti volti a sostenere le famiglie ed il tessuto sano del nostro paese soprattutto nel contrasto al caro energia e caro materiali» ma «sono mancate - dice nel suo intervento alla Camera - azioni ed investimenti importanti verso la sanità pubblica, verso politiche e azioni che contrastassero maggiormente le differenze socio economiche ancora troppo evidenti nei vari settori della popolazione, verso una fiscalità di vantaggio per le medie e piccole imprese e a favore degli artigiani e commercianti».

Un rammarico: «Sul piano locale e regionale, relativamente all'analisi della legge di bilancio, dispiace ravvisare che l'emendamento presentato all'articolo 28 della finanziaria (contributo di solidarietà temporaneo per il 2023) a firma Manes/Steger non sia stato analizzato e accolto» precisa il deputato valdostano. Emendamento «Con il quale si chiedeva di confermare la destinazione del tributo alle Regioni a Statuto speciale e alle Province Autonome di Trento e Bolzano per la parte ad esse spettante in base ai rispettivi statuti di autonomia. Che per la Valle d'Aosta vuol dire diverse decine di milioni».

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