Fotografato un esemplare di lupo mentre passeggia a Pont Suaz
Tornato l’inverno, anche i lupi scendono a fondovalle e incuranti delle macchine percorrono le strade per spostarsi da un luogo all’altro. Capita che qualcuno riesca anche a scattare qualche foto che, una volta condivisa attraverso i social, va ad alimentare il dibattito sul lupo che, se da un lato attira l’attenzione favorevole degli ambientalisti, dall’altro si allarga alle posizioni contrarie sulla presenza del predatore.
Gli avvistamenti e le segnalazioni della presenza del lupo in Valle d’Aosta sono in aumento dovunque - sono 9 i branchi censiti nella nostra regione -, non ultimo l’incontro di un’automobilista che, lo scorso fine settimana, nella zona di Pont Suaz, all’altezza del bivio con la strada che sale verso Pila, ha avuto il tempo di scattare una foto a un esemplare di lupo (nessuna segnalazione ufficiale è stata fatta agli uffici regionali competenti in materia di fauna selvatica) e pubblicarla sulla pagina Facebook “Sei di Aosta se…” da Maria Nasso.
Del lupo si è parlato ancora durante il Consiglio regionale di giovedì scorso, 15 dicembre. La discussione è stata avviata a seguito di un’interpellanza sul Piano di azione lupo per la Valle d’Aosta, presentata dal gruppo della Lega VdA, con cui il consigliere regionale Dino Planaz ha ricordato «i continui attacchi ai danni degli allevamenti soprattutto nella zona della Bassa Valle». Il consigliere Planaz ha anche rilevato che il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida ha affermato di recente che i Piani presentati alla Conferenza Stato-Regioni «non hanno raggiunto l'intesa di vedute tra le varie Regioni ma che, visto il miglioramento dello stato di conservazione della specie su tutto il territorio nazionale, il nuovo Piano d'azione lupo dovrebbe prevedere la preservazione del lupo e contestualmente autorizzare le deroghe previste dalla direttiva Habitat sulle specie bisognose di protezione speciale».
«Ad agosto 2022 - ha affermato l’assessore all’Agricoltura Davide Sapinet - il Ministero dell'Ambiente ha trasmesso la nuova bozza del Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia, chiedendo alle Regioni osservazioni in merito. Come Valle d'Aosta, insieme alle altre Regioni dell'arco alpino, abbiamo proposto, in particolare, che le Regioni e Province autonome possano presentare al Ministero dell’Ambiente e all’Ispra Piani operativi locali relativamente al regime di deroga sul territorio di propria competenza: i protocolli locali d’intervento, concordati con Ispra, consentiranno alle Amministrazioni regionali di autorizzare direttamente gli interventi di deroga, fermo restando l’obbligo di rendicontazione a Ispra. La bozza di Piano e le osservazioni regionali saranno esaminate in sede di Conferenza Stato-Regioni per la loro approvazione, dopodiché potrà essere avviato l’iter di elaborazione del piano operativo regionale. Proseguiremo in raccordo con gli altri Assessori dell’arco alpino con l'intento di approvare un Piano che sia il più possibile orientato ad una gestione concreta della specie, che tenga conto delle particolarità dei territori e della convivenza con le attività zootecniche».