Una lince fotografata sulla collina di Quart

Una lince fotografata sulla collina di Quart
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Può capitare di arrivare a pochi passi da lei e, come se fosse un fantasma, neppure accorgersi della sua presenza. Oppure la si può vedere per qualche istante e non vederla più, neppure a cercarla con il lanternino. Tuttavia la lince nei giorni scorsi non è sfuggita all’occhio segreto di una foto-trappola del Corpo forestale della Valle d’Aosta, utilizzata per il monitoraggio del lupo. La foto scattata nei giorni scorsi e che qui pubblichiamo prova definitivamente la presenza di questa specie selvatica in Valle d’Aosta.

La lince - più grande di un gatto selvatico, con le zampe molto più lunghe e le orecchie dai caratteristici ciuffi di peli sulla sommità, è un carnivoro: si alimenta principalmente di caprioli e camosci, ma anche di volpi, lepri, marmotte, topi e altro ancora. Il territorio di frequentazione della lince, animale solitario, ma molto attivo durante la notte, può superare i 400 chilometri quadrati.

Già sabato 26 novembre scorso un esemplare era stato notato e fotografato per la prima volta nella nostra regione da alcuni cacciatori di Brusson. L’esemplare fotografato in Val d’Ayas potrebbe essere arrivato dalla vicina Svizzera dove l’ultima stima della popolazione presente nel 2018 parla di 254 linci (subadulte e adulte) delle quali se ne sono contate 75 nel Jura e 179 nelle Alpi elvetiche.

Della presenza della lince nella nostra regione si era già parlato anche lo scorso anno di questi tempi. Erano stati alcuni cacciatori di zone diverse a segnalare gli avvistamenti, uno nella parte alta del Comune di Saint-Christophe, un secondo nel territorio di Perloz. Nessuno però aveva fatto in tempo a scattare foto o a riprendere l’animale con un video.

Negli anni precedenti la lince si era fatta notare nella Valle del Gran San Bernardo dove, nella zona di Planet, era stata riscontrata la predazione di un capriolo. Lo scatto fotografico dei giorni scorsi sulla collina di Quart per merito della foto-trappola messa dagli agenti forestali della stazione di Nus, non lascia dubbi: la lince è tornata anche in Valle d’Aosta. E dopo il lupo e lei, c’è da aspettarsi l’arrivo dell’orso la cui presenza è stata già segnalata in Piemonte negli ultimi 2 anni.

Tutte e 3 queste specie selvatiche sono protette a livello nazionale e internazionale. In Italia la lince, il lupo e l’orso rientrano nell’elenco delle specie protette dalla legge numero 157 dell’11 febbraio 1992. Le direttive di questa legge sono applicate in Valle d’Aosta dalla legge regionale numero 64 del 27 agosto 1994 “Norme per la tutela e la gestione della fauna selvatica e per la disciplina dell'attività venatoria”.

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