Una nuova statuetta nel presepe del Vescovo Donato a Franco Lovignana il «florovivaista»
Il presepe è la rappresentazione della nascita di Gesù, attraverso i suoi personaggi serve anche a raccontare la realtà della vita di tutti i giorni. Insieme al bambinello troviamo, quindi, fra gli altri, artigiani, casalinghe, filatrici, agricoltori, pastori e gli animali, dal bue all’asinello della Natività, dalle pecore alle caprette, dalle oche alle galline, fino a cani e gatti per rappresentare la multiforme dimensione del creato. Al presepe si aggiunge da diversi anni, su iniziativa di Coldiretti, Confartigianato e Fondazione Symbola un nuovo personaggio capace di parlare del presente e del futuro.
Dopo l’infermiera in tempo di Covid e l’imprenditore alle prese con la crisi economica, la statuina scelta per il 2022, è dedicata alla figura della florovivaista che ha affrontato le difficoltà della pandemia e della guerra per continuare a garantire servizi e prodotti ai cittadini nonostante l’aumento esponenziale dei costi energetici nei campi e nelle serre. Inserire questa «nuova» figura, simbolo delle imprese impegnate nella cura e manutenzione del nostro patrimonio verde e della biodiversità, è un’idea inedita per parlare di un’agricoltura plurale e differenziata, che produce cibo e insieme, beni immateriali indispensabili per la qualità della vita.
La statuina è stata consegnata nel pomeriggio di mercoledì scorso, 14 dicembre, al vescovo di Aosta monsignor Franco Lovignana dal direttore di Coldiretti Valle d’Aosta Elio Gasco e dal Segretario di Confartigianato Imprese Valle d'Aosta Stefano Fracasso.
«Il florovivaismo è un comparto strategico del Made in Italy che anche in Valle d’Aosta coinvolge imprese impegnate nel garantire bellezza e a migliorare la qualità della vita con il contrasto ai cambiamenti climatici, all’inquinamento dell’aria e al dissesto del territorio» ha affermato Elio Gasco.
«Un lavoro antico e prezioso che trova riconoscimento nella maggioranza delle case degli italiani che durante le festività - ha concluso il direttore Elio Gasco - sono colorate e profumate da piante e fiori tipici del Natale».
«Portiamo nel presepe un simbolo della sostenibilità espressa dagli artigiani e dalle piccole imprese. E’ la risposta positiva a questo tempo di grande incertezza, è un modello di ecologia umana, di imprese sostenibili che Confartigianato porta nel futuro, con l’impegno a renderle sempre più protagoniste nella transizione green, nella tutela dell’ambiente, nel risparmio ed efficienza energetici, nell’economia circolare, nella riqualificazione urbana e del territorio, nel miglioramento della qualità della vita» ha concluso Stefano Fracasso segretario di Confartigianato Imprese Valle d'Aosta.